Rogo all'impianto Acegas: la Procura apre un'inchiesta, area sequestrata

Sabato 18 Giugno 2022 di Serena De Salvador
I vigili del fuoco al lavoro per spegnere l'incendio in via Pediano

PADOVA - La Procura di Padova ha aperto un'inchiesta in merito al rogo divampato la notte fra mercoledì e giovedì nell'area esterna del depuratore Ca' Nordio di via Asconio Pediano, gestito da Acegas Aps. L'ipotesi di reato è quella di incendio doloso, ma per il momento si procede a carico di ignoti.

Nel frattempo è anche stato disposto il sequestro probatorio del piazzale dove si sono sprigionate le fiamme, il quale è attualmente adibito a cantiere e in uso a una ditta edile. Le indagini sono portate avanti dalla Squadra mobile della questura, che sta procedendo nella raccolta di tutti i possibili elementi di prova utili a ricostruire l'accaduto e a identificare gli eventuali responsabili.

GLI ACCERTAMENTI
L'ipotesi a oggi predominante è quella della matrice dolosa. Non solo infatti l'incendio è stato di vaste dimensioni e particolarmente aggressivo a fronte dei materiali andati bruciati elemento che fa supporre la presenza di qualche accelerante o miccia particolare ma il dato più significativo per ritenere che il rogo sia stato appiccato volontariamente resta la manomissione del cancello che permette di accedere all'area. Si tratta di un cancello carrabile, che viene aperto e chiuso elettricamente attraverso una centralina. Quest'ultima, situata proprio all'ingresso dello spiazzo, aveva evidenti segni di forzatura e il cancello stesso è stato trovato aperto dai vigili del fuoco e dai poliziotti accorsi per primi sul posto. I tecnici dei vigili del fuoco hanno curato la bonifica del sito, alla ricerca di tracce di innesco o di acceleranti. La Squadra mobile sta procedendo a visionare i filmati delle telecamere sparse nella zona circostante. Via Pediano è infatti una strada molto isolata, pressoché priva di abitazioni e di altre attività a esclusione dell'impianto di depurazione, pertanto è necessario setacciare le immagini catturate dagli occhi elettronici anche lungo le direttrici che gli eventuali responsabili potrebbero aver usato per raggiungere e abbandonare il luogo dell'incendio.

LA VICENDA
Al momento dunque non sono state identificate persone che potrebbero essere collegate ai fatti. Non sono altresì emersi elementi che possano far pensare a un'azione progettata contro le attività del depuratore o di AcegasAps, quindi con matrice ambientalista piuttosto che politica. Un'altra ipotesi è che l'obiettivo non fosse il sito del depuratore ma il singolo cantiere, attualmente appaltato a una ditta esterna che sta curando i lavori di ampliamento dell'impianto Ca' Nordio. Anche su questo fronte stanno dunque procedendo le indagini coordinate dalla Procura. L'incendio ha interessato un piazzale in cui si trovavano alcuni container di proprietà della ditta edile. Sette i moduli di container da cantiere interessati dal rogo, sei dei quali sono andati completamente distrutti. Fra questi ve ne sono tre che venivano utilizzati come spogliatoio e ufficio, mentre negli altri erano stoccati materiali edili.

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Ultimo aggiornamento: 08:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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