SCHIO – L’Ascom Schio è scesa in campo per difendere il “made in Italy” e contrastare i fenomeni della contraffazione e della concorrenza sleale che stanno preoccupando tanti commerciati, con perdite economiche e conseguenti ricadute sul piano occupazionale. Il direttivo Ascom del presidente Guido Xoccato ha chiesto un intervento della Regione e a rispondere dalla laguna è stata l’assessore Elena Donazzan, che per un paio di ore in compagnia di Guido Xoccato e di Renato Cumerlato ha fatto visita al mondo commerciale scledense, raccogliendo dubbi, paure e preoccupazioni di molti negozianti che lamentano forti difficoltà nel tenere aperto per una crisi pesante e lunga.
Xoccato, Cumerlato e Donazzan hanno girato anche per le bancarelle del mercato a osservare le merci esposte e commentare i relativi prezzi. Il trio ha puntato l’indice in particolare sulle bancarelle del “Tutto a 1 euro”. “Sono venuta a Schio – ha spiegato l’assessore Donazzan – per conoscere la situazione e riscontrare eventuali episodi di concorrenza sleale nel commercio. E tra il mercato ho visto casi che fanno pensare, le bancarelle delle vendite a 1 euro”.
“Trovo incomprensibile come certi prodotti siano in vendita a 1 euro, importo che non copre il costo della materia prima, senza contare le spese di trasporto e il margine di guadagno del venditore. O sono prodotti di provenienza dubbia, o chissà cosa altro, per sorvolare sul profilo qualitativo e di sicurezza sanitaria. Dai venditori non ho avuto risposte, sono stranieri che non sanno esprimersi in italiano”.
Sono arrabbiati gli associati Ascom per una concorrenza che a prezzi stracciati mette in difficoltà il commercio a Schio. Servirebbero controlli e in particolare idonei strumenti di legge da parte dei controllori per verificare provenienza e qualità dei prodotti in vendita.
Ultimo aggiornamento: 15:56
© RIPRODUZIONE RISERVATA Xoccato, Cumerlato e Donazzan hanno girato anche per le bancarelle del mercato a osservare le merci esposte e commentare i relativi prezzi. Il trio ha puntato l’indice in particolare sulle bancarelle del “Tutto a 1 euro”. “Sono venuta a Schio – ha spiegato l’assessore Donazzan – per conoscere la situazione e riscontrare eventuali episodi di concorrenza sleale nel commercio. E tra il mercato ho visto casi che fanno pensare, le bancarelle delle vendite a 1 euro”.
“Trovo incomprensibile come certi prodotti siano in vendita a 1 euro, importo che non copre il costo della materia prima, senza contare le spese di trasporto e il margine di guadagno del venditore. O sono prodotti di provenienza dubbia, o chissà cosa altro, per sorvolare sul profilo qualitativo e di sicurezza sanitaria. Dai venditori non ho avuto risposte, sono stranieri che non sanno esprimersi in italiano”.
Sono arrabbiati gli associati Ascom per una concorrenza che a prezzi stracciati mette in difficoltà il commercio a Schio. Servirebbero controlli e in particolare idonei strumenti di legge da parte dei controllori per verificare provenienza e qualità dei prodotti in vendita.
