La lezione di Josefa Idem e Chiara Rosa,
due donne che amano davvero lo sport

Venerdì 10 Agosto 2012 di Edoardo Pittalis
La pesista padovana Chiara Rosa, 29 anni
VENEZIA - Ritirarsi. C’ chi come Alex Schwazer stato costretto a farlo a 27 anni, cacciato per doping dalle strade della marcia. C’è chi come Josefa Idem, dopo aver pagaiato a Londra nell’ultima finale della sua vita, ha detto che ora si ritirerà. La canoista ha gareggiato in otto Olimpiadi, ha vinto cinque medaglie, ha sempre avuto una enorme passione oltre alla innegabile bravura.



Schwazer dice che era stufo, la Idem che «quando inizi a passare più tempo a immaginare il tuo futuro anziché concentrarsi sul presente, allora vuole dire che è arrivato il momento di smettere». Alex esce ed entra nella cronaca nera. Iosefa esce ed entra nella leggenda delle Olimpiadi.



A ritirarsi non pensa nemmeno lontanamente la pesista padovana Chiara Rosa, 29 anni, sorretta sicuramente dalla passione che l’ha portata anche al bronzo negli Europei di giugno a Helsinki. Il manager sportivo Enrico Dionisi l’ha ingenerosamente accusata di essere andata a Londra per lanciare ben al di sotto delle sue possibilità. Chiara Rosa che è esplosiva nella vita come sulla pedana, ha risposto su facebook, quasi sfidandolo a una gara. Ma solo dopo che il manager si sarà allenato ogni giorno per sette ore; dopo che avrà raccolto il peso nel fango, sotto la pioggia, lanciandolo 40 volte.



«Hai voglia di odiare le coperte per quanto pesano sopra le tue ossa rotte d’inverno?» chiede la primatista italiana. E tutto per poter fare tre lanci ogni quattro anni in uno stadio olimpico. E avendo voglia di farlo senza barare.
Ultimo aggiornamento: 16:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA