TRIESTE - Sei giovani writers sono finiti nel mirino della Procura della Repubblica che li ha indagati per danneggiamento, imbrattamento e deturpamento. L'accusa per tutti e sei è di atti vandalici attraverso scritte su monumenti ed edifici cittadini con vernici spray e pennarelli indelebili.
L'operazione, su iniziativa del Nucleo interventi speciali della Polizia Locale, ha impegnato gli investigatori per quasi tre mesi ed è culminata con perquisizioni e sequestri di materiale. All'inizio di aprile la Procura della Repubblica aveva ritenuto necessario il prosieguo delle indagini avviate dalla Polizia locale, assumendone il coordinamento.
«È un fenomeno crescente in città - ha detto il procuratore della Repubblica di Trieste, Carlo Mastelloni -, sicuramente spia di un disagio giovanile, ma che comunque va arginato».
I danni cagionati dai writers sono talvolta irreparabili e, in ogni caso, cancellare la vernice spray dalle pietre pregiate senza rovinarle richiede un procedimento complicato e molto costoso.
Ultimo aggiornamento: 20:07
© RIPRODUZIONE RISERVATA L'operazione, su iniziativa del Nucleo interventi speciali della Polizia Locale, ha impegnato gli investigatori per quasi tre mesi ed è culminata con perquisizioni e sequestri di materiale. All'inizio di aprile la Procura della Repubblica aveva ritenuto necessario il prosieguo delle indagini avviate dalla Polizia locale, assumendone il coordinamento.
«È un fenomeno crescente in città - ha detto il procuratore della Repubblica di Trieste, Carlo Mastelloni -, sicuramente spia di un disagio giovanile, ma che comunque va arginato».
I danni cagionati dai writers sono talvolta irreparabili e, in ogni caso, cancellare la vernice spray dalle pietre pregiate senza rovinarle richiede un procedimento complicato e molto costoso.