VICENZA - "La questione gender va approfondita". Parola del vescovo di Vicenza. Monsignor Beniamino Pizziol interviene nel dibattito sulla cosiddetta teoria di genere, che affronta temi delicati come quelli delle differenze tra i sessi e dell'orientamento sessuale di uomini e donne. In una lettera inviata ai sacerdoti della diocesi, il vescovo parla di "sfida antropologica su aspetti decisivi della nostra vita personale e comunitaria". Li esorta a studiare la materia e avverte che sta preparando un'équipe di persone disponibili ad approfondire il tema con genitori, catechisti, educatori e giovani.
Nel frattempo in Comune si accende lo scontro sulla famiglia naturale. A poche settimane dall'apertura delle porte di sala degli Stucchi di palazzo Trissino, sede istituzionale dell'amministrazione, alle celebrazioni gay per l'iscrizione al registro delle coppie di fatto, è polemica sull'invito dei consiglieri di opposizione Francesco Rucco e Gioia Baggio rivolto al sindaco Achille Variati affinché addirittura si schieri "contro la diffusione del gender nelle scuole".
"Da mesi stiamo assistendo a una forte campagna di disinformazione che crea allarme tra famiglie e insegnanti. E' importante fornire ai cittadini la possibilità di accedere a una corretta informazione - risponde Mattia Stella presidente di Arcigay Vicenza -. Il tentativo è di creare famiglie di serie A e B. ll bisogno di uguaglianza e il diritto alla felicità vengono prima della tradizione".
Ultimo aggiornamento: 21 Agosto, 09:51
© RIPRODUZIONE RISERVATA Nel frattempo in Comune si accende lo scontro sulla famiglia naturale. A poche settimane dall'apertura delle porte di sala degli Stucchi di palazzo Trissino, sede istituzionale dell'amministrazione, alle celebrazioni gay per l'iscrizione al registro delle coppie di fatto, è polemica sull'invito dei consiglieri di opposizione Francesco Rucco e Gioia Baggio rivolto al sindaco Achille Variati affinché addirittura si schieri "contro la diffusione del gender nelle scuole".
"Da mesi stiamo assistendo a una forte campagna di disinformazione che crea allarme tra famiglie e insegnanti. E' importante fornire ai cittadini la possibilità di accedere a una corretta informazione - risponde Mattia Stella presidente di Arcigay Vicenza -. Il tentativo è di creare famiglie di serie A e B. ll bisogno di uguaglianza e il diritto alla felicità vengono prima della tradizione".