BELLUNO - Sarebbe stato l’accidentale scoppio di un detonatore la causa dell’esplosione in cui è rimasto gravemente ferito Loris Groppa, 65 anni, di Cencenighe. Lo scoppio è avvenuto domenica scorsa, intorno alle 15, nella baita dell’uomo a Bricol, sopra Cencenighe Agordino.
Il 65enne era in ginocchio e lavorava a qualcosa intorno a una buca, da dove probabilmente stava togliendo o mettendo il detonatore quando sarebbe scoppiato. È questa l’ipotesi più plausibile secondo quanto emerso dal sopralluogo dei vigili del fuoco e dall’indagine dei carabinieri, per spiegare una vicenda altrimenti poco chiara. Il detonatore, un apparecchio utilizzato per innescare l’esplosivo, ne contiene a sua volta una piccola quantità.
È molto sensibile e si disintegra dopo lo scoppio. Il fatto che l’esplosione sia stata forte, ma non tanto da uccidere l’uomo, aveva fatto pensare fin dall’inizio a qualcosa a basso potenziale. E le ferite riportate su tutta la parte anteriore del corpo dimostrano che era in ginocchio e che probabilmente teneva il detonatore in una mano, l’unica rimasta colpita.
Groppa intanto è ricoverato in gravissime condizioni al centro cardiologico Gallucci di Padova da dove verrà di nuovo trasferito all’ospedale di Belluno, in rianimazione. A Padova hanno tentato di ricostruire alcune parti del volto per quanto possibile. Ora si attende soltanto che le condizioni generali dell’uomo possano migliorare.
Ultimo aggiornamento: 15:45
© RIPRODUZIONE RISERVATA Il 65enne era in ginocchio e lavorava a qualcosa intorno a una buca, da dove probabilmente stava togliendo o mettendo il detonatore quando sarebbe scoppiato. È questa l’ipotesi più plausibile secondo quanto emerso dal sopralluogo dei vigili del fuoco e dall’indagine dei carabinieri, per spiegare una vicenda altrimenti poco chiara. Il detonatore, un apparecchio utilizzato per innescare l’esplosivo, ne contiene a sua volta una piccola quantità.
È molto sensibile e si disintegra dopo lo scoppio. Il fatto che l’esplosione sia stata forte, ma non tanto da uccidere l’uomo, aveva fatto pensare fin dall’inizio a qualcosa a basso potenziale. E le ferite riportate su tutta la parte anteriore del corpo dimostrano che era in ginocchio e che probabilmente teneva il detonatore in una mano, l’unica rimasta colpita.
Groppa intanto è ricoverato in gravissime condizioni al centro cardiologico Gallucci di Padova da dove verrà di nuovo trasferito all’ospedale di Belluno, in rianimazione. A Padova hanno tentato di ricostruire alcune parti del volto per quanto possibile. Ora si attende soltanto che le condizioni generali dell’uomo possano migliorare.