Caso Moro, sarà sentito l'ispettore in pensione

Martedì 25 Marzo 2014
ROMA - La procura di Roma ascolterà nei prossimi giorni Enrico Rossi, l'ispettore di polizia in pensione che ha riferito l'esito delle indagini che fece quando era in servizio alla Digos di Torino sulla lettera anonima in cui si sosteneva che c'erano due esponenti dei servizi segreti a bordo della moto Honda presente in via Fani durante il sequestro di Aldo Moro. E anche il Copasir si muove: nella riunione dell'ufficio di presidenza in programma oggi, infatti, il Comitato di controllo sui servizi segreti potrebbe decidere come affrontare la vicenda. Dopo le rivelazioni di Rossi, il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e il pm Luca Palamara, titolari dell'ultima inchiesta su quei 55 giorni, riesamineranno il fascicolo arrivato da Torino. Il primo atto sarà l'audizione dell'ex ispettore. Il fascicolo contiene, tra l'altro, il verbale della perquisizione in un'abitazione di Bra (Cuneo), dove risultava residente A. F., il soggetto che sarebbe stato alla guida dell'Honda. Nel corso della perquisizione fu trovata una pistola Drulov (legalmente detenuta). L'uomo, che all'epoca abitava a Firenze, morì tre mesi dopo la perquisizione, ma non risultò essere un uomo dei servizi, né implicato nel caso Moro.