BELLUNO - Aveva appena terminato di scontare 68 ore di lavori socialmente utili per la guida in stato di ebbrezza che, manco farlo a posta, il giorno successivo, si è ritrovato coinvolto in un incidente e con in corpo qualche bicchiere di troppo.
Così per lo "sfortunato", o forse recidivo, P.G., classe 1990 di Feltre, è scattata una seconda denuncia per guida in stato di ebbrezza. La vicenda è approdata ieri in tribunale, davanti al giudice Antonella Coniglio, e si è conclusa con un inevitabile patteggiamento: 6 mesi di arresto e 2000 euro di ammenda, oltre a 17 mesi di sospensione della patente. Una batosta che, stavolta, non potrà alleggerire usufruendo della conversione della pena in lavori sociali.
Il fatto accade il 13 gennaio del 2012. G.P., che il giorno prima aveva saldato il suo conto con la giustizia per la bevuta del 22 gennaio 2011, si trovava a bordo della sua auto al centro di una rotatoria a Feltre. In quel mentre, viene lievemente tamponato dall’auto che lo seguiva. Nulla di grave, ma quanto basta per far scattare l’intervento della polizia. Inevitabile i controlli su tutti i conducenti e tra questi anche l’esecuzione dell’alcoltest su tutti i conducenti coinvolti.
Per G. P. non c’è stato scampo. Il tasso rilevato è stato di 1.74 alla prima soffiata e di 1.61 alla seconda. Insomma, oltre tre volte sopra il limite massimo consentito, 0.50. Il giovane, ancora una volta, è stato difeso dall’avvocato Roberta Resenterra. L’unica soluzione, per evitare condanne più pesanti, è stata quella del patteggiamento, rito alternativo che consente quantomeno di ottenere uno sconto di pena di un terzo.
Il giovane, dopo la prima condanna, aveva scontato la pena lavorando gratuitamente nel Comune di Lentiai, tra i pochi, all’epoca ad essere convenzionati con il Tribunale per l’esercizio delle pene alternative.
Ultimo aggiornamento: 14 Gennaio, 09:22
Così per lo "sfortunato", o forse recidivo, P.G., classe 1990 di Feltre, è scattata una seconda denuncia per guida in stato di ebbrezza. La vicenda è approdata ieri in tribunale, davanti al giudice Antonella Coniglio, e si è conclusa con un inevitabile patteggiamento: 6 mesi di arresto e 2000 euro di ammenda, oltre a 17 mesi di sospensione della patente. Una batosta che, stavolta, non potrà alleggerire usufruendo della conversione della pena in lavori sociali.
Il fatto accade il 13 gennaio del 2012. G.P., che il giorno prima aveva saldato il suo conto con la giustizia per la bevuta del 22 gennaio 2011, si trovava a bordo della sua auto al centro di una rotatoria a Feltre. In quel mentre, viene lievemente tamponato dall’auto che lo seguiva. Nulla di grave, ma quanto basta per far scattare l’intervento della polizia. Inevitabile i controlli su tutti i conducenti e tra questi anche l’esecuzione dell’alcoltest su tutti i conducenti coinvolti.
Per G. P. non c’è stato scampo. Il tasso rilevato è stato di 1.74 alla prima soffiata e di 1.61 alla seconda. Insomma, oltre tre volte sopra il limite massimo consentito, 0.50. Il giovane, ancora una volta, è stato difeso dall’avvocato Roberta Resenterra. L’unica soluzione, per evitare condanne più pesanti, è stata quella del patteggiamento, rito alternativo che consente quantomeno di ottenere uno sconto di pena di un terzo.
Il giovane, dopo la prima condanna, aveva scontato la pena lavorando gratuitamente nel Comune di Lentiai, tra i pochi, all’epoca ad essere convenzionati con il Tribunale per l’esercizio delle pene alternative.
