Muore 5 giorni dopo l’operazione
i parenti in tribunale contro l'Ulss

Mercoledì 7 Gennaio 2015
Muore 5 giorni dopo l’operazione i parenti in tribunale contro l'Ulss
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FELTRE - L’operazione era perfettamente riuscita, ma alla fine, il giorno in cui doveva essere dimessa, la paziente è morta. È per questo che la famiglia di una 69enne di Romano d’Ezzelino, morta nel reparto di Urologia dell’ospedale Santa Maria del Prato di Feltre, si è rivolta al tribunale di Belluno per avere giustizia e ha chiamato in causa l’Usl 2 di Feltre.



P.C., classe 1943, si era ricoverata per un intervento di routine chirurgico a livello urologico. Era arrivata fino a Feltre dal Bassanese perché aveva fiducia di quel medico che conosceva da tanto tempo. L’intervento viene effettuato nel 2012 e tutto va bene. Alla donna però, secondo quanto sostenuto dalla famiglia, che si è affidata agli avvocati John Bresolin, del foro di Bassano del Grappa e Cristiana Riccitiello, del foro di Belluno, è stata sbagliata la cura nella fase post operatoria.



La 69enne, che soffriva di alcune patologie, aveva necessità di un certo tipo di farmaci che non le sarebbero stati somministrati. Per questo 5 giorni dopo l’intervento, proprio il giorno che sarebbe dovuta tornare a casa, le condizioni sono precipitate e la paziente è morta.



Marito e le due figlie, con i legali, dopo la perizia effettuata ritengono provato il fatto che ci sia stata responsabilità dell’équipe medica. Dal canto loro dalla Usl si ritiene invece che non vi sia alcuna responsabilità della struttura sanitaria. Da qui la causa con procedura d’urgenza, accettata dalla presidente vicaria del tribunale di Belluno Antonella Coniglio: l’udienza è stata fissata per il 22 gennaio prossimo e il tribunale ha nominato il medico Antonello Cirnelli quale ctu.



L’Usl, con l’assicuratore Broker Service, si è affidata all’avvocato Piero Pignata, del foro di Treviso, in qualità di difensore dell'Ulss 2. Il ricorso per consulenza tecnica preventiva, ai fini della composizione della lite si terrà quindi il 22. Non è l’unico caso di risarcimento per malasanità intentato all’Usl 2 negli ultimi tempi. Gli eredi di altri due pazienti defunti hanno intentato causa. F.G. sarebbe morto per una stenosi dell'esofago di cui i medici non si sarebbero accorti: gli eredi si sono affidati all'avvocato Francesco Fontana. Ci sarebbero responsabilità secondo gli eredi anche per la morte di P.B.: si sono affidati agli avvocati Paolo Bernardinetti e Angelo Porzioli.
Ultimo aggiornamento: 15:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA