LIVINALLONGO - «ArabbaFly», la seggiovia che sorvola la regionale per Passo Duran e il centro di Arabba prende il volo, non verso un cassetto dei progetti irrealizzati come avrebbe voluto Paolo Del Monego, il comitato e i consiglieri di minoranza, piuttosto verso la concretizzazione.
I cantieri della Sofma e Sit Boè possono aprire perché il Tar Veneto, con ordinanza pronunciata in camera di consiglio il 16 luglio, ha respinto l'istanza cautelare presentata da Paolo Delmonego.
«L'iter - commenta il sindaco Leandro Grones - quindi per l'opera seggioviaria, attesa da decenni da migliaia di sciatori che affollano il Sellaronda e che risolve tutti i problemi di sicurezza e incolumità degli stessi, dal passaggio delle strade comunali, alla Regionale 48 delle Dolomiti e al passaggio del Torrente Cordevole, ora può procedere speditamente. Sono ovviamente molto contento della decisione del Tribunale, senza quell'impianto di pubblica utilità il flusso sciatorio in entrambi i sensi orari del Sellaronda avrebbe dovuto necessariamente essere rivisto con soluzioni al limite della decenza».
Ultimo aggiornamento: 20 Luglio, 11:18
© RIPRODUZIONE RISERVATA I cantieri della Sofma e Sit Boè possono aprire perché il Tar Veneto, con ordinanza pronunciata in camera di consiglio il 16 luglio, ha respinto l'istanza cautelare presentata da Paolo Delmonego.
«L'iter - commenta il sindaco Leandro Grones - quindi per l'opera seggioviaria, attesa da decenni da migliaia di sciatori che affollano il Sellaronda e che risolve tutti i problemi di sicurezza e incolumità degli stessi, dal passaggio delle strade comunali, alla Regionale 48 delle Dolomiti e al passaggio del Torrente Cordevole, ora può procedere speditamente. Sono ovviamente molto contento della decisione del Tribunale, senza quell'impianto di pubblica utilità il flusso sciatorio in entrambi i sensi orari del Sellaronda avrebbe dovuto necessariamente essere rivisto con soluzioni al limite della decenza».
