Francesca De André, l'ex fidanzato Giorgio Tambellini condannato per violenza a 3 anni: «Mi aspettavo una pena più severa, stava per uccidermi»

«Ogni oggetto a portata di mano, delle sue mani, era utile per colpirmi», ha raccontato la nipote di Fabrizio

Venerdì 5 Aprile 2024 di Luca Uccello
Francesca De André, l'ex fidanzato condannato per violenza a 3 anni: «Mi aspettavo una pena più severa, stava per uccidermi»

Tre anni di condanna al fidanzato che l'ha picchiata. L'ha picchiata tutti i santi giorni. Una battaglia in aula contro l’ex fidanzato Giorgio Tambellini accusato di maltrattamenti e lesioni aggravate.

Una vittoria, pur se parziale per la figlia di Cristiano De Andrè. «Ho visto che la giustizia esiste - ha raccontato a La Repubblica - D’altro canto nessun risarcimento può essere congruo rispetto alle sofferenze e al malessere vissuto. Io non confido più negli esseri umani e nella loro morale. Certe persone non cambiano, ma quantomeno le donne possono incutere un po’ di timore visto che giustizia può essere fatta. Sì, bisogna sempre denunciare».

Il racconto

E l'invito è proprio questo: di denunciare qualsiasi maltrattamento subito. Qualche tempo fa la nipote del compianto cantautore genovese raccontò di aver conosciuto il dolore di un amore malato: «Ogni oggetto a portata di mano, delle sue mani, era utile per colpirmi».Il momento più brutto fu nel mese di aprile di due anni fa, a Lucca, quando una signora fu costretta a chiamare i carabienieri per le urla di richiesta d'aiuto che provenivano nell'appartamento di fianco. Francesca quel giorno rischiò la vita. «Lui stava per uccidermi. Ero a terra, il sangue usciva da ogni parte del mio corpo. Urlavo “basta, basta, fermati”. Ricordo una serie di calci in testa uno dopo l’altro, poi il vuoto».

Francesca De André ha un tumore, il drammatico racconto sui social: «Non potrò più avere figli. Voglio rimanere positiva»

Ventuno giorni di prognosi per tumefazioni al volto e alle braccia. Più avanti mostrò sui propri social anche le foto con i segni della violenza subita. Immagini forti. «Da donna ferita -ripete al collega Andrea Vivaldi di La Repubblica - mi sarei aspettata forse qualcosa in più, una pena anche un po’ più severa. Tuttavia la cosa importante è che siano state accertate le responsabilità per tutti quei reati di violenza che gli erano stati contestati».

Ma dopo il verdetto, fuori dal tribunale il suo ex fidanzato ha iniziato a seguirla con la bicicletta, urlandole contro. Ed ora c'è pure la possibilità di un ricorso in appello. «Non vedo ancora la fine definitiva di questa storia. Lui ha negato tutto durante il processo. E non confido nella coscienza delle persone. Se lui volesse proseguire nel provare a dire che è innocente, confido nel fatto che ora, dopo le indagini e il procedimento che ci sono stati, con varie persone ascoltate, racconti e prove, tutto possa essere abbastanza rapido».

Ultimo aggiornamento: 14:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci