Auto prese in leasing, portate all'estero e rivendute, con un raggiro da circa 2 milioni di euro e frode al fisco per almeno un milione.
L'organizzazione - con base nel polo industriale di Frosinone e ramificazioni nelle province di Napoli e Salerno - attraverso compiacenti "prestanome", avvalendosi di una società di capitali ubicata nel capoluogo ciociaro, attiva nel noleggio di autovetture di lusso, dopo aver acquisito contrattualmente la disponibilità degli autoveicoli da parte di un unico fornitore, le esportavano all'estero attraverso falsi passaggi di proprietà. Sulla base di quanto indicato nella ordinanza custodiale emerge un articolato sistema di frode fiscale realizzato attraverso l'emissione di fatture false aventi il fine di incamerare del denaro sui conti personali, il quale veniva reinvestito nel gioco d'azzardo e nelle scommesse, in modo da occultarne la provenienza.