Sale di minuto in minuto e vertiginosamente il bilancio delle vittime degli attacchi alle due moschee in Yemen. Secondo fonti delle autorità locali citate dal corrispondente della Cnn il numero delle vittime è arrivato ad almeno 120.
I due kamikaze si sono fatti saltare in aria all'esterno delle moschee, nel centro della capitale yemenita. I due luoghi di culto sono frequentati da dirigenti e sostenitori degli Huthi, i ribelli sciiti che dal settembre scorso controllano Sanaa e che in gennaio hanno sciolto Parlamento e governo.
Gli Huthi, come le forze armate regolari, sono presi di mira in attacchi e attentati compiuti dal Al Qaida nello Yemen, che gli Usa considerano la branca più pericolosa della rete terroristica a livello planetario. Il doppio attentato odierno è stato compiuto all'indomani di scontri a Aden, nel Sud del Paese, tra truppe fedeli rispettivamente al presidente Abed Rabbo Mansur Hadi e al suo predecessore Ali Abdullah Saleh. Hadi si è rifugiato a Aden, la ex capitale dello Yemen del Sud, nel febbraio scorso, dopo essere fuggito da Sanaa, dove gli Huthi lo tenevano agli arresti domiciliari.