Buenos Aires, Virginia a 104 racconta i segreti dell'eterna giovinezza: «Niente fumo né alcol e un grande amore»

Sabato 15 Aprile 2017 di Marta Ferraro
Buenos Aires, Virginia a 104 racconta i segreti dell'eterna giovinezza: «Niente fumo né alcol e un grande amore»
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Virginia è nata martedì 8 aprile 1913, da una coppia di italiani Antonia e Raffaele Lascala, undicesima figlia. Mentre gli abitanti di Buenos Aires aspettavano ansiosi che cominciasse a circolare la prima linea metropolitana latinoamericana. Sono passati 104 anni da allora e la signora Virginia potrebbe fare un decalogo su come arrivare a questo straordinario traguardo con tanta vitalità, civetteria e in eccellente salute.

«Non ho mai fumato né bevuto» ha detto Virginia raccontando la sua storia a La Nación. Ma non è ovviamente solo per questo che è riuscita a soffiare sulle sue 104 candeline. Piuttosto un grande amore che le ha regalato tre figlie, una memoria da elefante come si diverte a definire la sua e una giornata ricca di cose da fare.

Donna Virginia si sveglia alle otto. Prega quotidianamente il Rosario. Legge La Nación, al quale è abbonata, continuando la tradizione di suo padre. Durante il giorno divora novelle e tutti i libri che le passano tra le mani. Non riposa il pomeriggio. Si mantiene in attività cucinando e cucendo bambole che dona ai bambini dell’Ospedale italiano.

Jorge Luis Borges suggerisce che siamo fatti di tempo. E lo sa bene Virginia. Anche se per lei l’asta per misurarlo non è la nostalgia, al contrario. Vive assolutamente connessa al presente. Date, nomi, avvenimenti. Tutto sembra essere successo ieri: «Mi ricordo tutto, tutto. Ogni cosa la tengo impressa nella mente. Sono nata in Anchorena e Córdoba. Lí ho vissuto finché non mi sono sposata. Dopo mi sono trasferita a San Luis y Boulogne Sur Mer. É stato difficile trasferirmi a Ramos Mejía, tutta la mia famiglia viveva nella capitale».

Vitale e allegra Virginia non si dà mai per vinta. Ha vissuto un amore da favola. Spesso andava a ballare e era una di quelle che non si fermava mai. Ma non è in una di queste feste che ha incontrato l’amore della sua vita: Saverio Marino. «Ho conosciuto mio marito perché ero amica di sua sorella. Avevo fatto una promessa alla Vergine di Pompei. Così andavo a salutare la mia amica una volta alla settimana. E così lo incontravo. Un giorno di inverno mi ha dato un campione di dentifricio e mi ha chiesto di non aprirlo davanti a lui. Una volta a casa l’ho aperto e dentro c’era un bigliettino. Mi invitava in una pasticceria. ´Ti aspetto lì´ diceva. Andai e mi chiese se volevo essere la sua fidanzata». Ancora parla di suo marito con gli occhi innamorati: «Mi mandava sempre dei bigliettini. Mi diceva che ero un angelo, che ero questo o quello. Una dea, bah! Era molto romantico. Quando andava a lavorare mi dava un bacio e un altro quando tornava. Ma abbiamo anche discusso, come tutti».

Saverio è morto a 75 anni. Si sono sposati nel 1941 e per un capriccio del destino la coppia non ha celebrato le nozze d’oro.

Virginia è nonna di un ragazzo di 28 anni. E anche se spera di diventare bisnonna ammette: «Non posso chiedere troppo».

Si preoccupa della sua estetica con rigore. «Mi piace mettere il fard e essere in ordine». Ma sostiene che la donna deve occupare il suo posto e non strafare. «Quando uno non è più giovane, meglio accontentarsi di com’è», assicura.

Sarà per questa filosofia di vita che non accetta determinate proposte televisive: «Non mi piace vedere le artiste nude né i programmi violenti. Tantomeno i concorsi di ballo».
Ultimo aggiornamento: 16 Aprile, 16:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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