Borges, la "guerra" per il maxi patrimonio: spuntano cinque nipoti dello scrittore che rivendicano l'eredità

Ora dovranno dimostrare il loro legame di parentela davanti al giudice e sperare che non compaia un testamento che li escluda dalla linea di successione

Giovedì 6 Aprile 2023
Borges, caccia al maxi patrimonio: spuntano cinque nipoti dello scrittore che rivendicano l'eredità

Un patrimonio enorme, frutto anche della gestione dei diritti d'autore a livello mondiale, che diventa un mistero. C'è un grande mistero attorno all'eredità del grande scrittore argentino Jorge Luis Borges (1899-1986), il cui destino ora è in mano alla magistratura di Buenos Aires, con il rischio che possa finire addirittura nelle mani del governo dell'Argentina.

Cinque nipoti di María Kodama - vedova di Borges, sua esecutrice testamentaria e ultima erede universale, scomparsa all'età di 86 anni lo scorso 26 marzo - si sono rivolti al tribunale per rivendicare l'eredità dell'autore di «Finzioni» e «L'Aleph» dopo aver appreso dalla stampa argentina la notizia che la zia non ha lasciato un testamento. Sia l'avvocato di Kodama che il suo notaio non erano riusciti a trovare un testamento. Senza un erede designato, lunedì scorso l'avvocato Fernando Soto aveva chiesto al tribunale di Buenos Aires che l'eredità fosse dichiarata vacante per nominare un curatore.

Ma il giorno dopo c'è stato il colpo di scena: in tribunale si sono presentati cinque nipoti, eredi che il legale non era riuscito a identificare.

I cinque nipoti di Borges che rivendicano l'eredità

Mariana, María Belén, Matías, Martín e María Victoria Kodama, quest'ultima avvocato di tutti loro, si sono presentati martedì 4 aprile in tribunale come eredi del patrimonio di María Kodama e dell'eredità di Borges. Ora dovranno dimostrare il loro legame di parentela davanti al giudice e sperare che non compaia un testamento che li escluda dalla linea di successione. Nella loro presentazione hanno avanzato le stesse richieste dell'avvocato Soto: un inventario provvisorio dei beni e la protezione dell'archivio di Borges affidato a Kodama. I cinque sostengono di essere figli di Jorge Kodama, fratello di Maria. «Sono molto felice e sollevato che i nipoti di María Kodama si siano fatti avanti come eredi - ha detto Soto - Si è aperta una nuova fase nella tutela dell'opera di Borges».

L'eredità in bilico

L'eredità di Jorge Luis Borges, uno dei più importanti scrittori del XX secolo, è dunque in bilico. Kodama, che per quasi tre decenni ha vigilato su qualsiasi pubblicazione riguardante il marito, sposato pochi mesi prima della sua morte, aveva annunciato alcuni anni fa di voler lasciare la sua eredità nelle mani di due università fuori dall'Argentina, una negli Usa e l'altra in Giappone, perché non si fidava delle istituzioni nazionali. Ma non lo mise per iscritto. Negli atti depositati in tribunale da Soto, si riferisce che Kodama aveva rivelato di avere un fratello, morto nel 2017, con cui non aveva quasi nessun rapporto. Dato che nessun erede si era fatto vivo a più di una settimana dalla morte di Kodama, Soto, che è anche membro della Fondazione Internazionale Borges, presieduta da Kodama fino alla sua morte, ha presentato l'istanza per proteggere la sua eredità. Kodama era proprietaria di due appartamenti a Buenos Aires, del palazzo della famiglia Borges dove si trova la fondazione intitolata allo scrittore e aveva affittato due appartamenti nelle città di Ginevra e Parigi.

Ultimo aggiornamento: 10:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci