Usa, Exxon sotto inchiesta: accusata di aver mentito sui rischi dei cambiamenti climatici

Sabato 21 Novembre 2015
Usa, Exxon sotto inchiesta: accusata di aver mentito sui rischi dei cambiamenti climatici
Le autorità dello Stato di New York hanno aperto un'inchiesta sul gigante petrolifero americano Exxon Mobil, fino a poco tempo l'azienda più ricca del pianeta con oltre 300 miliardi di capitalizzazione. E che sul mercato europeo opera col marchio Esso.



Il sospetto è che i vertici del gruppo abbiano per anni mentito all'opinione pubblica sui pericoli legati ai cambiamenti climatici. Così come per decenni l'industria del tabacco nascose i rischi derivanti dal fumo delle sigarette. Non solo. Anche gli investitori sarebbero stati ingannati da Exxon Mobil sui rischi finanziari derivanti dalla necessità di limitare nel tempo l'uso di combustibili fossili. L'indagine - riporta il New York Times citando fonti vicine al dossier - è stata aperta dal procuratore generale di New York Eric Schneiderman, noto per le sue battaglie contro la responsabilità delle grandi banche di Wall Street nella crisi finanziaria del 2007-2008. E potrebbe essere solo la prima di un filone di inchiesta che potrebbe allargarsi ad altre compagnie petrolifere e ad altri stati Usa.



Non a caso molti esperti già prevedono come l'azione legale contro tali società possa raggiungere le dimensioni dell'offensiva condotta negli ultimi decenni proprio contro l'industria del tabacco, con costi per le aziende pari a decine di milioni di dollari in sanzioni e patteggiamenti. Secondo quanto riporta il Nyt il procuratore newyorchese avrebbe già inviato un mandato di comparizione per i vertici di Exxon Mobil e chiesto loro di fornire una mole impressionante di documenti, tra cui le carte sui conti dell'azienda e persino le email di molti dei manager.



Le indagini - secondo le fonti - si concentrerebbero soprattutto su un arco di tempo che va dalla fine degli Anni '70 a quella degli anni '80, quando Exxon Mobil avrebbe finanziario diversi gruppi che - secondo l'accusa - cercarono di contrastare le conclusioni a cui la scienza sul clima stava giungendo. L'azienda da parte sua rigetta con forza ogni accusa, spiegando col suo vice presidente per le relazioni pubbliche, Kenneth P. Cohen, che la società ha sempre sposato le conclusioni degli scienziati sul clima fin dagli Anni '70, pubblicando decine di rapporti scientifici sull'argomento e svelando tutti i rischi finanziari collegati agli investitori.



La strada per un nuovo fronte legale nella battaglia sui cambiamenti climatici sembra però oramai aperta.
Un fronte destinato a durare a lungo, e che ha come obiettivo quello di rendere le industrie responsabili per i danni causati da tali cambiamenti.
Ultimo aggiornamento: 6 Novembre, 08:51

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