Prova a sterminare famiglia
avvelenando il dentifricio

Domenica 24 Gennaio 2016 di Ida Artiaco
Prova a sterminare famiglia avvelenando il dentifricio
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NEW YORK - Ha tentato di uccidere sua moglie iniettando del veleno nel suo dentifricio e mettendo in pericolo anche la vita dei loro tre figli. È successo a Collierville, in Tennessee, dove Fred Wortman è stato condannato a 30 anni di prigione lo scorso novembre. Il suo crimine è aggravato dal fatto che dal carcere ha ingaggiato un suo compagno di cella promettendogli settemila sterline per fare fuori la compagna della sua vita.

La terribile vicenda è stata raccontata nel dettaglio solo ieri dalla vittima delle violenze in una intervista rilasciata a una rivista  per mettere in guardia le altre donne dai pericoli a cui possono andare incontro in casa loro. «Era una mattina come tutte le altre –ha ricordato la donna -, ma dopo essermi lavata i denti ho avvertito qualcosa di strano, come se ci fosse un incendio nella mia bocca. Anche mia figlia, che aveva usato lo stesso dentifricio, ha cominciato a sentirsi male».

All’inizio Stacy e la sua famiglia avevano pensato che si trattasse di una confezione difettosa, ma ben presto divenne evidente che qualcuno si era intrufolato nella loro casa, tentando di avvelenare lei e i suoi tre figli. E dopo aver fallito una volta, ci ha riprovato altre due volte, fortunatamente senza successo. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare che a capo del piano criminale ci fosse suo marito Fred.

Dalle analisi, la pasta per denti è risultata positiva ad una tossina di natura vegetale chiamata Aconitum. Se presa in piccole quantità, questa può causare mal di testa e bruciore, che è poi quello che è successo a Staci, ma se ingerita in dosi maggiori può addirittura fermare il cuore.

Arrestato, la donna credeva ormai di essere al sicuro. Ma lo scorso luglio, mentre era in carcere, Fred ha cercato di uccidere per l’ennesima volta la moglie, assumendo un sicario e offrendogli settemila dollari per portare a termine l’operazione. A novembre ha poi ammesso le sue responsabilità e ha chiesto scusa alla sua famiglia, prima di ricevere la condanna a 30 anni di prigione.
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