Città del Vaticano Finora ha visitato quasi tutti i Paesi latino-americani, girando in lungo e in largo per il Brasile, Bolivia, Messico, Colombia, Ecuador, Paraguay, Cuba. All'inizio del 2018 andrà anche in Cile e Perù ma sull'agenda di Papa Francesco comincia a farsi sentire il peso dell'Argentina, finora la grande assente, la grande esclusa dalle visite apostoliche nonostante sia la patria di Bergoglio. I motivi che finora hanno indotto Francesco a far slittare questo momento non si conoscono con precisione, anche se sono fiorite le teorie più disparate. Per evitare il rischio di essere strumentalizzato dal governo in carica con il quale non condividerebbe tante impostazioni di stampo sociale, per evitare di privilegiare la sua patria sulle altre nazioni, in considerazione che il Papa, una volta eletto assume un ruolo universale, per evitare di farsi prendere dalla nostalgia ritornando sui luoghi tanto amati e cari.
Di fatto l'Argentina, la sua terra, nonostante abbia reiterato al Pontefice in varie occasioni l'invito ufficiale, è rimasta ai margini dell'agenda vaticana. Naturalmente Bergoglio in questi anni non ha staccato i fili, anzi, ha privilegiato incontri con amici argentini, sollecitato colloqui con varie personalità del mondo politico e sindacale, telefonato ad amici e parenti con i quali si sente regolarmente. Da parte dei media argentini più volte sono state avanzate possibilità di viaggio. L'ultima è stata fatta da Perfil, un settimanale di Buenos Aires, secondo il quale si starebbe lavorando per realizzare un viaggio a metà marzo, prima di Pasqua. La notizia non è stata confermata dal Vaticano, ma ha aperto sprazzi di speranza negli argentini già pronti a festeggiare con fiumi di mate, stendere tappeti rossi e suonare il tango al suo passaggio. E proprio alcuni giorni fa l'arcivescovo di Buenos Aires, il cardinale Mario Poli, parlando ad alcuni prelati, avrebbe assicurato che «la visita del Papa è prossima» senza però aggiungere altri particolari.
In almeno cinque occasioni ufficiali i vescovi argentini hanno reiterato a Bergoglio l'invito a tornare a visitare per una volta la sua terra. «Gli abbiamo anche detto che la gente ormai comincia a pensare di non essere amata dal Papa». Poi il cardinale Poli fa ironia: «Noi adoriamo un Dio trino e la Santissima Trinità che è un gran mistero, e l'altro grande mistero è quando il Papa verrà in Argentina».
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