MEDIO ORIENTE

Biden: «Iran tenterà di colpire Israele a breve». E lancia un appello a Teheran: «Non lo fate»

Venerdì 12 Aprile 2024

L'appello di Biden all'Iran

Joe Biden ha rivolto un appello all'Iran a non attaccare Israele dopo aver avvertito che c'è il rischio di un'offensiva a breve.

Biden: "Mi aspetto che Iran tenti di colpire Israle a breve"

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato di aspettarsi che l'Iran tenterà di colpire Israele a breve termine come ritorsione per un attacco in Siria, ma ha avvertito Teheran di non attaccare. "Non voglio entrare nel merito di informazioni sicure, ma mi aspetto che l'Iran tenti di colpire Israele nel breve termine, più prima che dopo", come ritorsione per l'attacco in Siria, ha detto il presidente Usa. "Non attacchi Israele", ha avvertito Biden.

Israele: 40 razzi dal Libano verso nord del Paese

Sono stati circa 40 i razzi lanciati dal Libano verso il nord di Israele dove sono risuonate nelle ultime ore più volte le sirene di allarme.

Lo ha fatto sapere il portavoce militare aggiungendo che "alcuni sono stati intercettati mentre il resto è caduto in aree aperte. Non sono segnalate vittime".

Iran a Usa: "Se ci attaccate colpiremo vostre truppe"

All'inizio di questa settimana l'Iran ha inviato un messaggio all'amministrazione Biden attraverso diversi paesi arabi: se gli Stati Uniti verranno coinvolti nel duello tra Israele e Iran, le forze statunitensi nella regione verranno attaccate. Lo scrive Axios citando tre dirigenti americani sotto anonimato. "Il messaggio iraniano è che 'attaccheremo le forze che ci attaccano, quindi non fate gli str... con noi e noi non lo saremo con voi", ha riferito una delle fonti. Uno dei dirigenti Usa ha detto ad Axios che non e' chiaro dal messaggio ricevuto tramite diversi paesi arabi se Teheran stesse minacciando di attaccare le forze statunitensi nel caso aiutassero Israele a intercettare i missili iraniani o solo qualora partecipassero a una ritorsione israeliana.

La valutazione generale della comunità dell'intelligence statunitense è che gli iraniani potrebbero attaccare le forze Usa solo se gli Stati Uniti si unissero a Israele in una controffensiva, secondo la stessa fonte. Ma, precisa Axios, Teheran sta inviando messaggi diversi attraverso altri canali di comunicazione, comprese le telefonate di ieri tra i ministri degli esteri di Regno Unito, Australia e Germania con la loro controparte iraniana. Due funzionari statunitensi hanno affermato che il messaggio iraniano contenuto in queste chiamate era più sfumato e hanno segnalato che gli iraniani mirano a una risposta limitata che non porterà a un'escalation regionale. Un altro dirigente Usa ha spiegato che Washington sta parlando direttamente con l'Iran attraverso il canale di comunicazione formale svizzero e che Teheran non ha palesato minacce attraverso questo canale.

Usa invieranno rinforzi in Mo dopo minacce Iran

Gli Usa invieranno rinforzi in Medio Oriente sullo sfondo delle minacce iraniane contro Israele: lo ha reso noto un dirigente americano.

Idf: siamo pronti contro ogni minaccia

«Siamo fortemente preparati in attacco e difesa contro qualsiasi minaccia. Siamo in guerra e da circa sei mesi siamo a un elevato livello di preparazione». Lo ha ribadito il capo di stato maggiore dell'esercito Herzi Halevi che ha compito una valutazione della situazione in atto. «L'Idf - ha aggiunto - continua a monitorare da vicino ciò che sta accadendo in Iran e nei vari ambiti, preparandosi costantemente ad affrontare le minacce esistenti e potenziali in coordinamento con l'esercito degli Stati Uniti. Le nostre forze sono preparate e pronte in ogni momento e di fronte a qualsiasi scenario».

Kirby: stiamo prendendo seriamente la cosa

«Non posso dirvi che cosa il quadro di intelligence ci dice in termini di come potrebbe essere l'attacco, per misura, portata e scopo, a parte dire che stiamo prendendo seriamente la cosa», ha detto ancora Kirby, sottolineando che si tratta di una «minaccia realizzabile», secondo quanto riporta il Guardian.

Tajani sente il ministro iraniano, appello alla moderazione e a garantire incolumità soldati italiani in Libano

 Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha parlato al telefono con l'omologo iraniano Hossein Amir-Ambdollahian, sullo sfondo delle rinnovate tensioni in Medio Oriente dopo l'attacco al consolato di Teheran a Damasco. Gli ha chiesto di garantire l'incolumità dei soldati italiani in Libano e delle navi nel Mar Rosso. Nel colloquio Tajani ha rivolto un forte appello alla moderazione all'Iran, sottolineando che una rappresaglia contro Israele provocherebbe una contro reazione dello Stato ebraico. E questo potrebbe innescare un conflitto ancora più largo e pericoloso per tutti gli stati della regione. L'Italia chiede all'Iran di lavorare al contrario per ridurre la tensione e tornare al confronto politico.

 

Anche l'India avvisa i cittadini: evitate viaggi in Israele e Iran

Anche l'India oggi ha avvisato i propri cittadini di evitare viaggi in Iran e Israele alla luce «della prevalente situazione nella regione». Il ministero degli Esteri indiano ha detto ai propri cittadini che si trovano già in questi due Paesi devono osservare «le massime precauzioni sulla propria sicurezza e limitare al minimo i propri movimenti».

Usa: la minaccia iraniana contro Israele è concreta

«La minaccia dall'Iran contro Israele è ancora presente, reale e credibile. Gli Stati Uniti faranno di tutto per aiutare gli israeliani a difendersi». Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing con un ristretto gruppo di giornalisti.

Gallant: pronti a difenderci insieme ai nostri partner

«Siamo pronti a difenderci sul territorio e in aria, in stretta cooperazione con i nostri partner. Sappiamo come rispondere». Lo ha detto il ministro della Difesa Yoav Gallant al termine dell'incontro con il generale Michael Kurilla capo del Comando centrale Usa (Centcom). «I nostri nemici pensano di poter separare Israele e gli Usa ma - ha aggiunto - è vero il contrario: ci stanno unendo e rafforzando i nostri legami. Stiamo fianco a fianco». «Sono certo che il mondo vede il vero volto dell'Iran: l'organismo terroristico che incita attacchi terroristici in tutto il Medio Oriente e finanzia Hamas, Hezbollah e altre forze, e ora minaccia anche lo Stato di Israele». 

 

Lufthansa estende sospensione dei voli da e per Teheran

Lufthansa ha esteso di altri cinque giorni, fino al 18 aprile, la sospensione dei voli da e per Teheran a causa del rischio di un attacco imminente iraniano. Lo riferisce la Dpa.

Armi, Israele e Iran a confronto

In attesa di un ormai sempre più imminente attacco iraniano contro Israele, gli esperti mettono a confronto le capacità missilistiche dei due Paesi. La Repubblica islamica dispone di nove tipi di missili in grado di coprire i mille chilometri che separano il paese da Israele: i Sejjil, Khaibar, Emad, Shahab 3, Ghadr, Paveh, Fattah-2, Kheibar Shekan e Haj Qasem sono tutti in grado di superare questa distanza. Israele dispone da parte sua di un arsenale in grado di rispondere, anche se nessun sistema di difesa è totalmente infallibile. Un eventuale confronto - escluso quello diretto tra forze dei due paesi ed escluso il ricorso alle forze navali - implicherebbe l'uso di aerei, missili e droni.

Secondo il Daily Mail l'aviazione israeliana è superiore a quella iraniana grazie, tra le altre cose, ai caccia forniti dagli Stati Uniti, tra questi gli stealth F-35 e gli ultimi caccia F-15 e F-16. Israele ha anche almeno 100 aerei in più rispetto all'Iran. Per contrastare le capacità missilistiche di Teheran, Israele dispone di un sistema di difesa aerea a più livelli che include l'Iron Dome, la Fionda di David e l'Arrow 2 e 3. L'Iron Dome può intercettare droni, missili balistici e da crociera e ha una portata fino a 120 chilometri. La Fionda di David, con una portata fino a 250 chilometri, può anche intercettare i droni, compresi quelli lanciati ad una distanza di 2mila chilometri. Di recente ha abbattuto un drone sul Libano.

 

L'Arrow 2 è in grado di intercettare minacce fino a 1.500 chilometri, compresi i missili balistici. Il più avanzato Arrow 3 può intercettare missili dotati di testata nucleare o chimica fino a 3mila chilometri. Dall'inizio della guerra, il sistema Arrow ha intercettato tre missili lanciati dagli Houthi in Yemen e l'Arrow 3 ha intercettato un missile balistico terra-terra sparato dagli Houthi. Il portavoce delle Forze di difesa israeliane, il contrammiraglio Daniel Hagari, ha dichiarato ieri che le difese missilistiche israeliane hanno intercettato e neutralizzato con successo migliaia di minacce in arrivo. «Ma non esiste difesa sigillata ermeticamente».

Sirene al confine tra Israele e Libano

Le sirene di allarme stanno risuonando nel nord di Israele al confine con il Libano. Lo ha detto il portavoce militare.  Le sirene che stanno risuonando nel nord di Israele sono le prime da 48 ore. Lo hanno segnalato i media ricordando che l'ultimo avviso è avvenuto mercoledì scorso poco prima della stessa ora di oggi. Le sirene sono scattate ora a Margaliot e a Meshgav nel nord del Paese. 

Fonti Usa: oggi attacco con 100 droni e decine di missili

L'attacco iraniano contro Israele avverrà oggi. E' quanto hanno rivelato due fonti americane alla Cbs, secondo cui oltre 100 droni e decine di missili bombarderebbero obiettivi militari all'intero del Paese, per rappresaglia all'attacco israeliano del primo aprile scorso contro il consolato iraniano a Damasco, costato la vita a un importante generale dei Pasdaran. Secondo le fonti, sarà impegnativo per gli israeliani difendersi da un attacco di tale portata e, sebbene sia trapelata la possibilità che gli iraniani possano optare per un attacco su scala ridotta per evitare un'escalation, si ritiene che in ogni caso la loro rappresaglia fosse imminente.

 

Israele si prepara ad attacco Iran: Netanyahu convoca riunione

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu condurrà nel pomeriggio una "valutazione della sicurezza" nel mezzo dei preparativi per un attacco iraniano. Alla riunione sono stati invitati - secondo i media - sia il ministro del Gabinetto di guerra Benny Gantz sia quello della difesa Yoav Gallant. Il portavoce dell'esercito Daniel Hagari ha confermato che l'Idf "è in alto allarme". 

Israele ribadisce che se l'Iran attaccherà dal suo territorio, Israele risponderà e attaccherà in Iran

Israele ha dichiarato che risponderà a qualsiasi attacco da parte dell'Iran. «Se l'Iran attacca dal suo territorio, Israele risponderà e attaccherà in Iran», ha dichiarato due giorni fa il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz in un post sulla piattaforma di social media X in lingua farsi ed ebraico.

 

 

Il raid israeliano a Gaza ha ucciso oltre 29 persone

L'agenzia palestinese Wafa ha riferito che «oltre 29 persone sono state uccise e altre decine in un raid aereo su una casa a Gaza». Secondo la stessa fonte la casa è quella «della famiglia Al-Tatabibi, nella zona di Al-Sidra, nel quartiere di Al-Daraj nel centro di Gaza City». La Wafa ha poi riportato di raid anche a Nusseirat.

Anche la Francia raccomanda di evitare viaggi in Medio Oriente

I francesi "si astengano'' dai viaggi in Iran, Israele, Libano e Territori palestinesi: è quanto afferma il ministero degli Esteri francese citato oggi dall'agenzia France Presse. 

Berlino ai propri cittadini: evitare viaggi in Medio Oriente

Il ministero degli Esteri tedesco ha chiesto ai cittadini di evitare i viaggi in Iran, Israele, Libano e Palestina. Lo ha affermato un portavoce del ministero degli Esteri tedesco in conferenza stampa a Berlino. Nel sito del ministero si legge anche la richiesta ai cittadini tedeschi che si trovano in Iran di lasciare il Paese. 

L'Iran ha avvertito l'America che colpirà ma in modo da evitare un'escalation

L'Iran ha segnalato a Washington che risponderà all'attacco di Israele all'ambasciata siriana in modo da evitare una grave escalation e che non agirà in modo precipitoso. Il messaggio dell'Iran a Washington è stato trasmesso dal Ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian durante la visita di domenica allo Stato arabo del Golfo dell'Oman, che ha spesso agito da intermediario tra Teheran e Washington, hanno detto le fonti. Lo riporta l'agenzia Reuters. 

Scrive l'agenzia britannica che una fonte che ha familiarità con l'intelligence statunitense non era a conoscenza del messaggio trasmesso attraverso l'Oman, ma ha detto che l'Iran «è stato molto chiaro» sul fatto che la sua risposta all'attacco all'ambasciata di Damasco sarebbe stata «controllata» e «non provocatoria» e ha pianificato «l'uso di proxy regionali per lanciare una serie di attacchi contro Israele». 

La possibilità concreta è che i membri dell'Asse della Resistenza sostenuto dall'Iran possano attaccare Israele in qualsiasi momento - un'opzione che gli analisti hanno segnalato come uno dei possibili mezzi di rappresaglia. Gli attacchi di rappresaglia dell'Iran sarebbero però, appunto, «non provocatori» nei confronti degli Stati Uniti «perché non vogliono che gli Stati Uniti siano coinvolti», scrive ancora Reuters.

Hamas non intende proseguire i negoziati

Hamas non intende proseguire i negoziati per l'accordo. Lo hanno riferito - riporta Ynet - funzionari di Hamas al quotidiano libanese Al-Akhbar considerato vicino ad Hezbollah. Secondo le fonti, "la leadership di Hamas ha informato i mediatori di non essere interessata ad ulteriori discussioni sull'accordo, finché non ci saranno progressi nelle sue richieste per la fine della guerra e il ritiro dell'esercito dalla Striscia di Gaza".

L' Iran avrebbe comunicato agli Stati Uniti che risponderà all'attacco di Israele alla sua ambasciata a Damasco ma non in modo frettoloso. I Paesi occidentali e quelli arabi chiedono a Teheran che rinunci a vendicarsi mentre Lufthansa ha deciso di sospendere temporaneamente i voli su Teheran e la Russia ha chiesto ai suoi cittadini di non viaggiare in Medio Oriente.

Seguono a ruota, con le stesse raccomandazioni anche la Francia e la Germania. Il Wall Street Journal scrive potrebbero esserci diversi ostaggi ancora in mano ad Hamas che sono già morti: sarebbero più dei 34 già ufficializzati, su 129. Inoltre, nelle ultime 24 ore c'è stato un raid israeliano mirato nel centro della Striscia di Gaza mentre con un attacco missilistico a Rafah è stato ucciso Nasser Yaqub Jaber Nasser, miliziano di Hamas e uno dei principali finanziatori delle attività terroristiche a Rafah, secondo i militari israeliani. Solo lo scorso dicembre aveva trasferito centinaia di migliaia di dollari ad Hamas perché portasse avanti le sue attività militari a Rafah.

Le notizie di oggi 12 aprile sulla guerra in Medio Oriente.

Ultimo aggiornamento: 13 Aprile, 09:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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