Iran, l'attacco a Israele con droni e missili (ma senza provocare l'intervento Usa). Ecco quando e come potrebbe avvenire

La portata dell'attacco e le sue conseguenze restano incerte, ma è chiaro che ogni azione avrà un impatto significativo sul delicato equilibrio di potere e stabilità in Medio Oriente

Venerdì 12 Aprile 2024
Iran, sembra imminente l'attacco contro Israele, ma senza scatenare l'intervento Usa. Ecco quando e come potrebbe avvenire

L'Iran sembra essere sempre più vicino a sferrare un attacco di ritorsione contro Israele, forse entro le prossime 24-48 ore, ma secondo fonti statunitensi la priorità di Teheran è quella di evitare una reazione diretta da parte di Washington. L'escalation di tensioni segue un violento attacco al consolato iraniano a Damasco, attribuito a Israele, con Teheran che ha promesso una risposta decisa. Tuttavia, l'intenzione dell'Iran sembrerebbe essere quella di punire Israele senza però allargare le dimensioni del conflitto, uno scenario che porterebbe a un intervento militare diretto degli Stati Uniti.

L'attacco iraniano

Secondo le informazioni, l'Iran starebbe pianificando un attacco che combinerà l'uso di missili e droni. Tale operazione potrebbe coinvolgere direttamente l'Iran o essere compiuta da gruppi alleati come Hezbollah. La portata dell'attacco e le sue conseguenze restano incerte, ma è chiaro che ogni azione avrà un impatto significativo sul delicato equilibrio di potere e stabilità in Medio Oriente. Secondo il Wall Street Jouranl, l'offensiva iraniana potrebbe avvenire nelle prossime 24-48 ore, nel sud o nel nord del paese. Una possibile conferma è fornita dal fatto che ai dipendenti del governo americano in Israele e alle loro famiglie è stato vietato di viaggiare in aree al di fuori del centro di Israele, Gerusalemme e Beersheba, evitando il nord e il sud del Paese, fino a nuovo avviso.

Il quotidiano americano cita anche una fonte vicina al regime iraniano, secondo cui Teheran non avrebbe ancora preso alcuna decisione definitiva.

La possibile escalation

Durante una recente conferenza stampa, il presidente Joe Biden ha sottolineato la fermezza del supporto statunitense contro le minacce iraniane. Al contempo, funzionari americani, incluso il Segretario di Stato Antony Blinken hanno intensificato i dialoghi diplomatici con altre nazioni chiave per cercare di mitigare l'escalation senza un intervento diretto. I possibili scenari, però, non coinvolgono solo gli Stati Uniti: la risposta israeliana a un eventuale attacco è altresì preoccupante. Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, in una chiamata con il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin, ha chiarito che Israele non esiterà a reagire in maniera decisa a qualsiasi aggressione. Questo scenario solleva il rischio di una spirale di violenza che potrebbe facilmente sfuggire al controllo, con possibili ripercussioni a livello globale. La comunità internazionale si sta spendendo per cercare di equilibrare la necessità di sostenere Israele con l'esigenza di evitare ulteriore instabilità nella regione. 

Ultimo aggiornamento: 14:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA