MEDIO ORIENTE

Gaza, uccisi 7 operatori umanitari dello chef José Andres: distribuivano aiuti. ​Netanyahu: «Li abbiamo colpiti involontariamente»

Martedì 2 Aprile 2024

Gerusalemme, manifestanti superano sicurezza e raggiungono casa di Netanyahu

Migliaia di manifestanti sono riusciti a superare i cordoni di sicurezza posti dalla polizia israeliana e hanno raggiunto l'ingresso della casa del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ad Aza Road, a Gerusalemme.

Lo riferiscono i media israeliani che condividono i video della marcia. Sventolando bandiere israeliane e tenendo alte le torce, i manifestanti hanno chiesto le dimissioni del premier, nuove elezioni e un accordo che possa riportare in patria gli ostaggi ancora trattenuti nella Striscia di Gaza. In testa ai manifestanti ci sono proprio i familiari degli ostaggi.

La Bbc rivela i nomi dei tre operatori umanitari britannici uccisi

La Bbc rivela i nomi dei tre operatori umanitari britannici uccisi nell'attacco aereo israeliano contro un convoglio umanitario a Gaza: sono John Chapman, James Henderson e James Kirby.

Come è avvenuto l'attacco

L'attacco - sempre secondo il rapporto di Haaretz - è avvenuto subito dopo che le tre auto del Wck hanno abbandonato l'area di rifornimento, lasciando dietro di loro un camion sul quale si è pensato si trovasse «un uomo apparentemente armato». Secondo le fonti della sicurezza, il presunto uomo armato non ha lasciato il deposito da cui sono partite le tre auto che si sono mosse «lungo una strada in precedenza approvata e coordinata con l'Idf». Ad un certo punto, mentre il convoglio stava percorrendo il percorso approvato - prosegue la ricostruzione di Haaretz in base a fonti della sicurezza - la sala operativa dell'unità responsabile della sicurezza del percorso ha «ordinato agli operatori dei droni di attaccare una delle auto con un missile». «Alcuni passeggeri sono stati visti scendere dall'auto dopo che questa era stata colpita e passare a una delle altre due auto. Hanno continuato a guidare e hanno anche informato i responsabili di essere stati aggrediti, ma pochi secondi dopo un altro missile ha colpito la loro auto». «La terza macchina del convoglio si è avvicinata e i passeggeri hanno cominciato a trasferirvi i feriti sopravvissuti al secondo attacco, per metterli fuori pericolo. Ma un terzo missile li ha colpiti». «È frustrante - ha sottolineato ad Haaretz una delle fonti - stiamo facendo del nostro meglio per colpire con precisione i terroristi, utilizzando l'intelligence, e alla fine le unità sul campo decidono di lanciare attacchi senza alcuna preparazione, in casi che non hanno nulla a che fare con la protezione delle nostre forze».

Haaretz: «Veicoli Wck colpiti un drone con tre razzi»

Un drone dell'esercito israeliano ha sparato ripetutamente al convoglio di aiuti del Wck dopo che «i soldati hanno pensato che terroristi armati fossero nel gruppo». Lo ricostruisce un rapporto di Haaretz che cita fonti anonime della sicurezza a conoscenza dell'accaduto. Secondo lo stesso giornale, «un drone Hermes 450 ha tirato tre missili in rapida successione» nonostante sul tetto dei veicoli fosse chiaramente indicato che appartenevano al Wck. La decisione - ha proseguito il rapporto - è stata presa da un'unità a guardia del percorso di trasporto degli aiuti.

Lapid la prossima settimana in visita a Washington

Il leader centrista Yair Lapid - che è all'opposizione del governo di Benyamin Netanyahu - visiterà la prossima settimana Washington con focus sul «rafforzamento dei legami con gli Usa, il ritorno a casa degli ostaggi e il ruolo di Israele della regione». Lo ha fatto sapere una fonte vicina a Lapid citata dai media senza tuttavia dare dettagli su quali esponenti il leader centrista vedrà.

Netanyahu: li abbiamo colpiti involontariamente

«È stato un tragico caso in cui le nostre forze hanno colpito senza intenzione gente innocente nella Striscia». Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu all'uscita dell'ospedale sui sette uccisi dell'ong World Central Kitchen a Gaza. «Questo succede in guerra e - ha aggiunto - apriremo un'indagine. Siamo in contatto con i governi coinvolti e faremo di tutto per assicurare che questo non accada più».

 

Israele: formulata proposta aggiornata ad Hamas

I mediatori nei negoziati al Cairo hanno «formulato, con l'aiuto dell'Egitto, una proposta aggiornata» per Hamas. Lo ha fatto sapere l'ufficio del premer israeliano Benyamin Netanyahu aggiungendo che la delegazione israeliana guidata dallo Shin Bet e dall'Idf tornerà nel pomeriggio in patria alla fine dei colloqui. « Israele - ha continuato - si aspetta che i mediatori lavorino di più con Hamas per promuovere negoziati a favore di un'intesa».

OMS: ospedale Al Shifa totalmente distrutto

«L'ospedale di al-Shifa è totalmente distrutto. L'assedio di due settimane da parte di Israele del più grande complesso medico di Gaza lo ha reso totalmente non operativo». Lo afferma l'Organizzazione Mondiale della Sanità, aggiungendo che «distruggere al-Shifa significa strappare il cuore al sistema sanitario». «Era il luogo a cui le persone si rivolgono per il tipo di assistenza fornita da un sistema sanitario davvero buono e che noi in tutte le nostre società ci aspettiamo di ricevere in caso di necessità», ha detto la portavoce dell'Oms Margaret Harris.

Khamenei: puniremo Israele per l'attacco a Damasco

Il malevolo regime di Israele sarà punito per mano dei nostri coraggiosi uomini. Lo ha affermato la Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei, promettendo una reazione di Teheran per il raid contro l'edificio consolare dell'ambasciata iraniana a Damasco, attribuito a Israele.

 

 

Li faremo pentire per questo crimine, ha aggiunto Khamenei, come riporta la tv di Stato iraniana.

Un'altra ong sospende le attività a gaza dopo l'attacco a Wck

Una seconda ong con sede negli Stati Uniti, American Near East Refugee Aid (Anera) ha annunciato la sospensione delle sue operazioni a Gaza dopo l'attacco in cui sono rimasti uccisi sette operatori umanitari dell'organizzazione World Central Kitchen ( Wck). Lo scrive la Bbc, sottolineando che Anera svolge un ruolo chiave nel fornire cibo ai palestinesi e ha lavorato a stretto contatto con Wck negli ultimi mesi. «Anera e Wck stanno sospendendo le loro operazioni a Gaza. Insieme, Anera e Wck forniscono circa 2 milioni di pasti a settimana a Gaza», ha detto alla Bbc Sean Carroll, ceo dell'organizzazione benefica. «I nostri cuori martoriati e spezzati sono con i nostri amici della World Central Kitchen oggi e tutti i giorni», aveva scritto in precedenza su X. Alla domanda sull'impatto che la decisione di sospendere la fornitura di cibo avrebbe sugli abitanti di Gaza, che secondo le Nazioni Unite stanno affrontando una carestia provocata dall'uomo, Caroll ha sottolineato che «la potenza occupante ha l'obbligo, ai sensi del diritto internazionale, di provvedere alle persone sotto occupazione». 

Wck: movimenti del convoglio erano coordinati con Idf

La squadra World Central Kitchen stava viaggiando in «una zona senza scontri a bordo di due auto blindate marchiate con il logo WCK». Lo scrive sul suo sito la stessa Ong sottolineando che «nonostante il coordinamento dei movimenti con l'Idf, il convoglio è stato colpito mentre lasciava il magazzino di Deir al-Balah, dove la squadra aveva scaricato più di 100 tonnellate di aiuti alimentari umanitari portati a Gaza lungo la rotta marittima».

Il portavoce dell'Idf Hagari: indagine per capire l'accaduto

Il portavoce dell'esercito israeliano Daniel Hagari ha parlato con lo chef Josè Anders, fondatore del World Central Kitchen al quale ha espresso «le più profonde condoglianze dell'Idf per le famiglie e l'intero gruppo». «Stiamo rivedendo l'incidente ai più alti livelli per comprendere le circostanze di quello - ha spiegato - che è accaduto». «Apriremo una inchiesta per esaminare ancora di più l'accaduto e questo ci aiuterà a ridurre il rischio - ha aggiunto - che un tale evento possa ripetersi».

Drone degli Houthi colpisce vicino alla zona di Eilat. Israele: area fuori dal nostro territorio

Un drone armato proveniente dallo Yemen ha colpito una zona vicina al porto di Eilat sul Mar Rosso. Non si registrano vittime. Lo riferiscono media panarabi, secondo cui il drone potrebbe esser stato lanciato dagli Houthi yemeniti. 

Israele smentisce che sia stato colpito il suo territorio. Un drone, di origine sconosciuta, ha colpito un'area aperta - probabilmente in Giordania - al di fuori del territorio israeliano a nord di Eilat. Lo ha fatto sapere il portavoce militare. Una fonte ufficiale del comune di Eilat ha spiegato che il drone ha colpito un'area a circa 200 metri dal confine. L'Autorità israeliana aeroportuale ha precisato che l'aeroporto di Ramon non è stato colpito.

 

Attaccata base americana in Siria

Un drone militare lanciato da forze irachene filo-iraniane in Siria ha preso di mira la base militare Usa in Siria, a Tanf, al confine con Iraq e Giordania. Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria a conferma di quanto affermato da altri media locali. Secondo le fonti, il drone è stato abbattuto in volo dalla contraerea Usa e non ci sono stati né vittime né danni.

Israele, esercito indagherà su uccisione operatori Ong

Il capo di stato maggiore dell'esercito israeliano Herzl Halevi ha parlato con il comandante di Centcom Michael Kurilla assicurandogli che «i più alti livelli» dell'Idf «indagheranno» nell'incidente a Deir al-Balah a Gaza dove sono stati uccisi sette operatori del World Central Kitchen. Lo hanno riferito i media.

 

Ue, aprire indagine sulla morte degli operatori WCK

La Commissione Ue chiede «un'indagine approfondita» sulla morte dei sette operatori della ong statunitense World Central Kitchen uccisi in un raid aereo israeliano a Gaza. «Gli operatori umanitari devono essere sempre protetti, in linea con il diritto umanitario internazionale», scrive l'esecutivo Ue su X. «Condanno l'attacco e sollecito un'indagine. Nonostante le richieste di protezione di civili e operatori umanitari, assistiamo a nuove vittime innocenti», aggiunge Borrell, invocando l'immediata attuazione della risoluzione Onu per «un cessate il fuoco immediato, un pieno accesso umanitario e una protezione rafforzata dei civili».

 

Salgono a undici i morti a Damasco

È salito a undici il numero delle vittime del raid attribuito a Israele contro il consolato iraniano a Damasco. Lo ha riferito l'Osservatorio siriano pei i diritti umani, mentre la Guardia rivoluzionaria iraniana, citata da Tasnim, ha confermati che tra i morti ci sono sette membri della Forza Quds dei Pasdaran, i generali Muhamad Reza Zahedi e Muhamad Hadi Haj Rahimi, e cinque consiglieri militari.

 

Wck: è attacco a tutte le organizzazioni umanitarie

Il raid israeliano nel quale sono rimasti uccisi sette operatori umanitari internazionali di World central kitchen «non è solo un attacco contro Wck, è un attacco alle organizzazioni umanitarie che si presentano nelle situazioni più terribili, dove il cibo viene usato come arma di guerra. È imperdonabile». Lo ha denunciato in una nota Erin Gore, l'amministratore delegato della ong fondata dallo chef spagnolo José Andres. Il team di Wck, si ricorda in un comunicato, «viaggiava a bordo di due auto blindate con il logo» della ong e, «nonostante i movimenti fossero stati coordinati con le Idf, il convoglio è stato colpito mentre lasciava il deposito di Deir al-Balah, dove il team aveva scaricato più di 100 tonnellate di aiuti alimentari umanitari» arrivati a Gaza attraverso il corridoio marittimo da Cipro.

Iran: abbiamo inviato un messaggio importante agli Usa, li riteniamo responsabili dell'attacco

L'Iran ha inviato un messaggio importante agli Stati Uniti dopo l'attacco israeliano al consolato iraniano a Damasco ieri, ha affermato il ministro iraniano degli Esteri Hossein Amirabdollahian sul suo account X. «Un messaggio importante è stato inviato al governo americano, in quanto sostenitore del regime sionista. L'America deve essere ritenuta responsabile dell'attacco», ha aggiunto, riferisce l'Irna. Stando ad Amirabdollahian, l'Iran ha convocato questa mattina l'incaricato d'affari dell'ambasciata svizzera che rappresenta gli interessi americani in Iran e ha sottolineato la responsabilità dell'amministrazione Usa nell'attacco.

Raisi: a Damasco crimine vigliacco

«Questo crimine vigliacco non resterà senza risposta». Lo ha dichiarato in una nota il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, commentando il raid israeliano che ha preso di mira il compound diplomatico dell'Iran a Damasco e causato la morte di un importante generale dei Guardiani della Rivoluzione. 

«I sionisti dovrebbero sapere che non raggiungeranno i loro obiettivi atroci attraverso tali atti disumani, ma saranno invece testimoni del rafforzamento del fronte di resistenza e dell'odio delle nazioni in cerca di libertà contro la sua natura illegittima», ha aggiunto Raisi, citato dalla TV di Stato.

Usa: turbati da uccisione operatori umanitari, Israele indaghi rapidamente

Gli Stati Uniti si dicono «profondamente turbati» per l'uccisione di sette operatori umanitari di Wck in un raid a Gaza e chiedono a Israele di «indagare rapidamente su quanto accaduto».

 

 

In un post sui social, la portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, Adrienne Watson, scrive: «Abbiamo il cuore spezzato..Gli operatori umanitari devono essere protetti mentre forniscono aiuti di cui c'è disperatamente bisogno».

Parla lo chef Jose Andres: Israele si fermi

«Il governo israeliano deve fermare queste uccisioni indiscriminate. Deve smettere di limitare gli aiuti umanitari, smettere di uccidere civili e operatori umanitari e smettere di usare il cibo come arma. Niente più vite innocenti perse. La pace inizia con la nostra comune umanità. È necessario iniziare adesso». Lo scrive in un post su X lo chef spagnolo americano Jose Andres, fondatore della ong World central kitchen (Wck), che nella notte ha perso sette operatori umanitari, uccisi in un raid israeliano a Gaza.

 

«Queste sono persone... angeli... con cui ho prestato servizio in Ucraina, Gaza, Turchia, Marocco, Bahamas, Indonesia. Non sono senza volto... non sono senza nome, li ricorda Andres.

Le notizie in diretta sulla guerra in Medio Oriente di oggi 2 aprile 2024. 

Israele ha attaccato il consolato dell'Iran a Damasco: si teme l'allargamento della guerra in Medio Oriente. Almeno sette persone sono state uccise, tra cui Mohammad Reza Zahedi, alto comandante delle Guardie Rivoluzionarie iraniane, e altri due generali. L'Iran ha promesso ritorsioni. 

L'esercito israeliano si è ritirato dall’ospedale al Shifa di Gaza City. Gli Stati Uniti continuano a opporsi all'offensiva israeliana a Rafah per motivi umanitari. Sul fronte degli aiuti: alcuni operatori umanitari internazionali dell'organizzazione non profit World Central Kitchen sono stati uccisi durante un attacco israeliano a Gaza. Lavoravano per la ong statunitense dello chef José Andres che si dice distrutto dalla perdita. In precedenza il ministero della Sanità di Hamas aveva annunciato la morte di quattro operatori umanitari stranieri e del loro autista palestinese in seguito ad un attacco israeliano contro il loro veicolo nel centro della Striscia di Gaza

Ultimo aggiornamento: 3 Aprile, 10:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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