É bastata una nuova legge e i tutti i cittadini sudcoreani sono immediatamente ringiovaniti di 1 o 2 anni: questo perché Seoul ha abbandonato il suo sistema tradizionale di conteggio dell'età anagrafica e lo ha sostituito con quello internazionale.
Corea del Sud, come contano gli anni
Con il sistema precedente, in Corea del Sud, si contava un anno di vita alla nascita per i 9 mesi trascorsi nel grembo materno (arrotondati per eccesso a 12).
Da oggi in poi - come riporta il Korea Times - l'età sarà calcolata allo stesso modo del resto del mondo, nella maggior parte delle questioni amministrative e civili, comprese quelle relative ai contratti e ad altri documenti ufficiali.
SEOUL: Lee Jung-hee was set to turn 60 next year but South Korea dropped its traditional age counting system Wednesday, so the Seoul-based housewife just got a year younger - and she's thrilled. https://t.co/ZyO2Ke6Ghy pic.twitter.com/c5lljwZj0c
— Bangkok Post (@BangkokPostNews) June 28, 2023
Il dibattito
L'assemblea nazionale di Seoul ha approvato la modifica a dicembre 2022, affermando che «Risolverà la confusione sociale causata dall'uso misto del calcolo dell'età e dai conseguenti effetti collaterali». Infatti, mentre lo standard globale si applica ai documenti medici e legali fin dagli anni '60, in altri contesti si è sempre preferito utilizzare il metodo tradizionale.
Il nuovo sistema ha attirato aspre critiche, negli ultimi anni, da parte dei politici contrari: questi ultimi sostengono che la riforma abbia generato confusione, facendo apparire la Corea del Sud un paese più arretrato di quanto non sia in realtà agli occhi del resto del mondo. Ma in un sondaggio dello scorso anno, oltre il 70% dei cittadini intervistati ha dichiarato di essere d'accordo con la modifica anagrafica.
«Ci si sente bene», ha commentato il ministro Lee Wan-Kyu all'AFP. «Per le persone come me, che avrebbero dovuto compiere 60 anni l'anno prossimo - ha spiegato - questa modifica mi fa sentire come se fossi ancora giovane». Decisamente in disaccordo è l'impiegato Hong Suk-min: «È fonte di confusione quando uno straniero mi chiede quanti anni ho. Sapendo che si riferiscono all'età internazionale, mi devo mettere a fare calcoli prima di rispondere».
Il governo sudcoreano ha rassicurato i cittadini che il cambiamento non priverà i neo maggiorenni del diritto di acquistare sigarette o alcolici, né cambierà l'anno in cui i giovanissimi accederanno all'istruzione obbligatoria o diventeranno idonei per un massimo di 21 mesi di servizio nazionale, requisito fondamentale per godere di determinati diritti: «Il governo ha deciso di mantenere tali eccezioni anche dopo l'entrata in vigore delle revisioni, perché è più facile gestirle su base annuale», ha confermato Lee Wan-Kyu.
Le origini del vecchio sistema
Le origini del tradizionale metodo di conteggio dell'età non sono chiare. Una teoria è che il compimento di un anno alla nascita tenga conto del tempo trascorso nell'utero, con nove mesi arrotondati a 12. Altri lo collegano a un antico sistema numerico asiatico che non prevedeva il concetto di "zero".