Coronavirus, Boris Johnson sta migliorando ed è cosciente: «Resta in rianimazione per il coronavirus, ma non lavora». Boris Johnson, dunque, resta in terapia intensiva al St. Thomas hospital di Londra, e le sue condizioni da «clinicamente stabili» ora stanno migliorando dopo l'aggravamento dei sintomi del suo contagio da coronavirus e «risponde ai trattamenti». Lo rende noto in un aggiornamento quasi identico a quello di ieri un portavoce di Downing Street, precisando che il primo ministro britannico può «contattare chi vuole»: e quindi è cosciente.
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Il premier Johnson sta migliorando. Segnali di «miglioramento» per il premier britannico Boris Johnson, ricoverato in terapia intensiva a Londra in seguito al contagio da coronavirus. Lo ha detto oggi Rishi Sunak, cancelliere dello Scacchiere del suo governo e protagonista della conferenza stampa di giornata a Downing Street sull'emergenza. «Il primo ministro resta nel reparto di terapia intensiva dove la sua condizione sta migliorando», ha detto Sunak: «Oggi si è messo a sedere sul letto, reagisce e dialoga positivamente con il team medico».
Il ricovero di Johnson «ci ricorda che questa è una malattia che colpisce indiscriminatamente» tutti, ha proseguito Sunak, sottolineando che «quasi ciascuno di noi conosce qualcuno che è stato infettato». «È un virus terribile che non ha confini», ha insistito, aggiungendo tuttavia come il Regno unito non lo stia «affrontando da solo».
Boris Johnson migliora ed è cosciente: «Resta in rianimazione per il coronavirus, non lavora»
Mercoledì 8 Aprile 2020Le indicazioni positive del cancelliere sulla salute di Boris Johnson sono state subito riecheggiate via Twitter dal ministro della Sanità, Matt Hancock, contagiato a sua volta dal virus nelle settimane scorse, ma in forma più lieve e tornato in azione dopo un periodo di auto-isolamento a casa. «Bellissimo - ha esclamato Hancock - che il primo ministro sia ora seduto e che le sue condizioni stiano migliorando. Combatterà fino a uscirne!».