Aggressioni, disordini di piazza, lancio di oggetti e bottiglie incendiarie molotov. I militari italiani attualmente impegnati in missione in Kosovo hanno dovuto affrontare e gestire tutto questo.
Fortunatamente però si è trattato non di un’emergenza reale ma di una esercitazione che si è svolta presso la base italiana “Villaggio Italia” di Pec. Il contingente italiano, rappresentato da uno squadrone del reggimento “Lancieri di Montebello”, ha operato a stretto contatto con colleghi austriaci, sloveni, ungheresi, moldavi ed americani, che fanno parte del Multinational Battle Group West, attualmente a guida italiana.
E’ stato simulato inoltre uno scenario complesso di evacuazione di personale ferito dalla zona di ipotetici scontri tramite personale sanitario a bordo di elicotteri.
I militari hanno conseguito così la “Full Operational Capability”, ovvero la piena capacità operativa in diverse ipotesi di impiego. Dallo scorso mese di giugno il contingente italiano è costituito dai soldati del reggimento “Lancieri di Montebello” di Roma, al comando del colonnello Angelo Minelli.
Ultimo aggiornamento: 21:57
Fortunatamente però si è trattato non di un’emergenza reale ma di una esercitazione che si è svolta presso la base italiana “Villaggio Italia” di Pec. Il contingente italiano, rappresentato da uno squadrone del reggimento “Lancieri di Montebello”, ha operato a stretto contatto con colleghi austriaci, sloveni, ungheresi, moldavi ed americani, che fanno parte del Multinational Battle Group West, attualmente a guida italiana.
E’ stato simulato inoltre uno scenario complesso di evacuazione di personale ferito dalla zona di ipotetici scontri tramite personale sanitario a bordo di elicotteri.
I militari hanno conseguito così la “Full Operational Capability”, ovvero la piena capacità operativa in diverse ipotesi di impiego. Dallo scorso mese di giugno il contingente italiano è costituito dai soldati del reggimento “Lancieri di Montebello” di Roma, al comando del colonnello Angelo Minelli.