Tagli, primo giro di vite a Palazzo
Chigi: stipendi dei dirigenti nel mirino

Lunedì 31 Marzo 2014 di Diodato Pirone
Tagli, primo giro di vite a Palazzo Chigi: stipendi dei dirigenti nel mirino
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Accorpamento di alcuni uffici con conseguente sforbiciata fra i 23 Capi Dipartimento che guadagnano oltre 200 mila euro lordi ciascuno. Eliminazione di alcune decine di consulenti (sulla novantina elencati al 31 dicembre), in particolare di quelli legati alle strutture di missione dei ministeri senza portofaglio ”chiusi” con la fine del precedente governo.



Più in generale, riduzione degli stipendi di tutti i dirigenti (poco meno di 300 fra prima e seconda fascia) attraverso la riformulazione dei criteri per l’assegnazione dell’indennità di risultato i cui nuovi criteri dovrebbero essere fissati dalla riforma della pubblica amministrazione cui sta lavorando il ministro Marianna Madia. Riavvio delle procedure destinate a riportare presso i ministeri di competenza alcuni uffici e di conseguenza alcune decine di addetti che negli anni scorsi sono dirottati verso Palazzo Chigi. Revisione delle procedure di sicurezza di palazzo Chigi che assorbono alcune centinaia di poliziotti e carabinieri.



IL PIANO

Si articola su questi cinque punti, nelle grandi linee, il piano d’azione del governo Renzi sul fronte di Palazzo Chigi. «Il palazzo del governo - ha dichiarato la settimana scorsa al Messaggero il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio - darà l’esempio a tutta l’amministrazione pubblica».

Ultimo aggiornamento: 18:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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