Bonus mutui under 36, stop alle agevolazioni fiscali e proroga della garanzia: ecco cosa cambia

Con la Manovra cambiano i bonus casa nel 2024. Confermata la proroga della garanzia statale per i mutui under 36, destinati all'acquisto della prima casa, ma saltano le esenzioni sulle imposte legate alla compravendita

Mercoledì 8 Novembre 2023 di Giacomo Andreoli
Il bonus mutui prima casa per gli under 36 cambierà nel 2024

Nel 2024 cambia il bonus sulla prima casa per gli under 36, con la proroga della garanzia statale sui mutui, ma lo stop alle esenzioni fiscali sulle imposte legate alla compravendita. Almeno questo prevede la Manovra, che a meno di modifiche dell'ultim'ora e stando al testo attuale blindato dalla maggioranza in Parlamento, il prossimo anno non prevede nuovi fondi per alcune agevolazioni del contributo.

Gli sconti continueranno invece a valere interamente fino al 31 dicembre 2023. Per i giovani quindi, potrebbe essere l'ultimo momento per usufruire dei pieni vantaggi fiscali, anche a prescindere dall'apertura di un mutuo.

Vediamo nel dettaglio cosa è previsto fino a fine anno e cosa succederà nel 2024.

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Cos'è il bonus prima casa under 36

L'accesso al Fondo Gasparrini, il fondo di solidarietà sui mutui prima casa, sarà consentito per un anno in più, fino al termine del 2024. Nel frattempo sono state prorogate fino alla fine del 2023 le agevolazioni sull’acquisto della prima casa da parte degli under 36.

Il bonus mutui prima casa, il cosiddetto "Bonus Draghi" (introdotto nel 2021), prevederà anche nel 2024 che tutti i giovani under 36 anni, a determinate condizioni, possano accedere al Fondo di garanzia sui mutui per la prima casa, ottenendo così un prestito dalla banca per un importo pari al 80% del prezzo della casa garantito dallo Stato.

I requisiti richiesti sono: avere meno di 36 anni nell’anno di rogito, acquisto della prima casa e Isee del beneficiario non superiore a 40 mila euro. E ancora: non essere titolare di diritti di proprietà (ma anche usufrutto, uso e abitazione) di un'altra casa nello stesso territorio, non avere un altro immobile comprato con l’agevolazione casa (se lo si ha va venduto entro un anno), essere residente nel comune in cui è situato l’immobile (altrimenti la residenza va spostata entro 18 mesi dall'acquisto dell'abitazione).

La casa deve poi rientrare in una di queste categorie catastali: abitazioni di tipo civile, di tipo economico, di tipo popolare, di tipo ultrapopolare, di tipo rurale, abitazioni in villini, abitazioni e alloggi tipici dei luoghi. L’ammontare del finanziamento non deve comunque essere superiore a 250 mila euro.

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I requisiti per avere lo sconto

Per avere lo sconto bisogna essere in regola con i requisiti, con i termini che sono ripartiti dal 31 ottobre 2023. Questo significa che se si è usufruito dello sconto nel 2021 o 2022 e non si è ancora rispettata una clausola, come la vendita della casa comprata con una simile agevolazione entro un anno o lo spostamento della residenza entro un anno e mezzo, in via straordinaria c'è ancora tempo per 12 o 18 mesi dopo quella data (autunno 2024 o inizio 2025).

A fare la differenza è la data di decorrenza del termine di legge: se la clausola partiva dopo il 23 febbraio 2020 è come se finora non fosse esistita, altrimenti si sommano i mesi precedenti al 23 febbraio 2020 a quelli successivi al 30 ottobre 2023.

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Le agevolazioni che saltano nel 2024

A prescindere dall’apertura di un mutuo fino al 31 dicembre 2023 c’è anche l’esonero dal pagamento di alcune imposte. I beneficiari non dovranno versare l’imposta sostitutiva, né le imposte di registro, ipotecaria e di bollo. Questi vantaggi, però, come detto non ci saranno più nel 2024.

Più nel dettaglio, tra i vantaggi in scadenza a dicembre, per quanto concerne le tasse sull’atto di rogito, l’agevolazione consiste nell’azzeramento delle tre imposte di registro, ipotecaria e catastale. Se poi la vendita è realizzata da un soggetto tenuto all’applicazione dell’Iva, anche questa viene cancellata. Infine per i finanziamenti erogati per l’acquisto, la ristrutturazione o la costruzione di case è prevista sempre fino alla fine del 2023 l’esenzione dall’imposta sostitutiva dello 0,25%.

Ovviamente il prossimo anno l’importo delle tasse aggiuntive varierà notevolmente a seconda dell’origine della transazione. 

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Il sostegno agli affitti degli studenti

Arriverà però nel 2024 un Fondo aggiuntivo statale per finanziare nuovi posti letto per gli studenti universitari. Il Fondo avrà una dotazione di 262 milioni col doppio obiettivo di sostenere gli studenti della formazione superiore e al tempo stesso di incrementare la disponibilità di alloggi e posti letto per i fuori sede.

Le risorse del Fondo saranno immediatamente disponibili con una dotazione di oltre 96,5 milioni di euro per il 2023; l’importo restante sarà a disposizione per le annualità successive. Il Fondo servirà per «sostenere la formazione superiore delle studentesse e degli studenti e per incrementare la disponibilità di alloggi e posti letto per i fuorisedee», ha sottolineato il ministro dell’Università Anna Maria Bernini

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Ultimo aggiornamento: 20:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA