​Eni ed Enel nel mirino dell'Antitrust: facevano pagare le bollette scadute

Giovedì 21 Gennaio 2021 di Michele Di Branco
Eni ed Enel nel mirino dell'Antitrust: facevano pagare le bollette scadute

Stangata su Enel Energia, Servizio Elettrico Nazionale ed Eni Gas e Luce. L'autorità garante ha pesantemente colpito le tre società, con una sanzione complessiva di 12,5 milioni di euro, accusandole di aver rifiutato le richieste di alcuni utenti di mandare in prescrizione, e quindi di non pagare, bollette che erano state inviate dopo due anni. Dal 2018, infatti, le legge di Bilancio permette agli utenti di non versare le bollette sui consumi di luce e gas fatturate tardi, salvo i casi in cui ci siano oggettive responsabilità di loro stessi. L'authority guidata da Roberto Rustichelli ha motivato il provvedimento spiegando di aver «accertato l'ingiustificato rigetto delle istanze di prescrizione biennale presentate dagli utenti». In sostanza, secondo l'Antitrust, le società hanno addebitato agli utenti la responsabilità della mancata lettura dei contatori a fronte dei tentativi di lettura dichiarati dal distributore; ma i tentativi non erano documentati o addirittura in qualche caso smentiti.
Nel dettaglio, Enel Energia è stata sanzionata per 4 milioni di euro e SEN per 3,5 milioni di euro, mentre a Eni Gas e Luce è stata irrogata una sanzione di 5 milioni di euro, pari al massimo edittale, a causa del maggior numero di istanze di prescrizione rigettate in proporzione a quelle presentate.


La decisione dell'Antitrust apre la strada degli indennizzi: gli utenti interessati hanno diritto ad ottenere, entro tre mesi, il rimborso dei pagamenti già effettuati a titolo di indebito conguaglio.

Occorre comunque ricordare che le società energetiche calcolano le bollette sulla base dei consumi registrati dai distributori.


LA PRESCRIZIONE

La vicenda, ovviamente, non è destinata a finire qui ed avrà sicuri strascichi legali perché le società energetiche chiamate in causa non ci stanno e sono pronte alla controffensiva. «Le società del Gruppo Enel si legge in una nota precisano di aver sempre agito nel pieno rispetto della normativa primaria e regolatoria di riferimento, riconoscendo il diritto dei consumatori ad ottenere la prescrizione delle fatture». Tra l'altro Enel sottolinea anche che «l'interpretazione e l'applicazione delle norme, così come definite nel corso dell'istruttoria dell'Autorità, rischiano di attribuire alla nuova disciplina in tema di prescrizione un'efficacia retroattiva o in contrasto con i principi costituzionali». Tanto che Enel annuncia di essere «pronta ad ogni azione» per la propria tutela.


Posizione analoga quella di Eni, che sta valutando un ricorso contro la decisione poiché ritiene di «aver sempre trattato con attenzione e correttezza le istanze di prescrizione dei propri clienti». Eni ricorda infatti che riconosce la prescrizione di propria iniziativa, ossia ancor prima che i clienti la richiedano, in tutti i casi in cui il ritardo di fatturazione derivi da una propria responsabilità e afferma che l'Antitrust va in contrasto con la regolazione di Arera e di fatto «avalla così potenziali comportamenti scorretti».
 

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