VENEZIA - La Giuria dei letterati del Premio Campiello ha decretato la cinquina dei finalisti capitanati dal libro di Ernesto Ferrero "Disegnare il vento" (Einaudi), passato con nove voti. Al secondo posto con otto "L'ultima sposa di Palmira" di Giuseppe Lupo (Marsilio), seguito da "Se tu fossi qui" di Maria Pia Ammirati (Cairo Editore). Con sei voti sono passati "Di fama e di sventura" di Federica Manzon (Mondadori) e "Non tutti i bastardi sono di Vienna" di Andrea Molesini. La designazione del vincitore (l'anno scorso fu Michela Murgia), fatta dalla Giuria dei lettori, avverrà il 3 settembre a Venezia.
La selezione è avvenuta oggi a Padova. La Giuria dei Letterati, era presieduta quest’anno dal Segretario generale del Ministero per i Beni e le attività culturali Roberto Cecchi, e composta dal linguista Gianluigi Beccaria, dallo scrittore Riccardo Calimani, dal critico d’arte Philippe Daverio, dallo scrittore e storico Giordano Bruno Guerri, dalla presidente dell’Accademia della Crusca Nicoletta Maraschio, dal linguista e giornalista Salvatore Silvano Nigro, dal critico letterario Ermanno Paccagnini, dal linguista Silvio Ramat, dalla presidente della omonima fondazione d’arte Patrizia Sandretto Re Rebaudengo e dalla saggista ed esperta di comunicazione Annamaria Testa.
Ultimo aggiornamento: 29 Maggio, 20:04
La selezione è avvenuta oggi a Padova. La Giuria dei Letterati, era presieduta quest’anno dal Segretario generale del Ministero per i Beni e le attività culturali Roberto Cecchi, e composta dal linguista Gianluigi Beccaria, dallo scrittore Riccardo Calimani, dal critico d’arte Philippe Daverio, dallo scrittore e storico Giordano Bruno Guerri, dalla presidente dell’Accademia della Crusca Nicoletta Maraschio, dal linguista e giornalista Salvatore Silvano Nigro, dal critico letterario Ermanno Paccagnini, dal linguista Silvio Ramat, dalla presidente della omonima fondazione d’arte Patrizia Sandretto Re Rebaudengo e dalla saggista ed esperta di comunicazione Annamaria Testa.
