La scure di Carlo Conti colpisce anche Max Giusti. Dopo lo scivolone con dietrofront per il taglio del programma di Lillo e Greg, il neo direttore artistico delle quattro rete di Radio Rai taglia (stavolta ufficialmente) "Cattive compagnie", il programma del comico romano che metteva insieme ospiti, musica, ironia e società. La nuova linea editoriale del mattatore Rai (da Sanremo a Tale e Quale, fino ad approdare alla radio) è quella di tagliare.
IL POST
Ieri, dopo giorni di indiscrezioni, lo stesso Conti ha deciso di uscire allo scoperto. Per mettere le mani avanti, ma con vis polemica. "Tra pochi giorni saranno presentati i palinsesti definitivi di RadioRai e allora vi accorgerete che anche a Radio2 quasi tutti i programmi sono stati confermati nella loro collocazione (o in collocazioni migliori ). Quindi le accuse ed il polverone di questi giorni è stato sollevato partendo da notizie e affermazioni non corrette.
Finora ho preferito non intervenire perché non mi piacciono le polemiche e preferisco la concretezza dei fatti", scrive Conti su Facebook. Che precisa: "Evidentemente alcuni artisti non sempre sono in stretto contatto con gli agenti che trattano per loro compensi e spazi. Il compito del direttore artistico di RadioRai non è comandare o imporre o eliminare ma suggerire e coordinare lavorando con i singoli direttori di rete, i soli che hanno la responsabilità editoriale e la gestione del budget . Scusate se mi sono permesso di intervenire rispettando comunque tutte le opinioni ed i giudizi.
E come direbbe il re della radio Renzo Arbore : meditate gente, meditate....". Il direttore artistico di Radio Rai aggiunge poi una postilla: "Per la cronaca sia Mu che Babylon sono regolarmente in palinsesto su Radio2 mentre gli unici non confermati sono i miei amici Max Giusti e Giovanni Vernia per i quali spero si possa trovare quanto prima lo spazio che meritano". Curioso che non ci sia nemmeno un accenno a 610, il programma di Lillo e Greg da cui era partita tutta la bagarre. La sensazione è che sia stato costretto a una pax momentanea dopo essere stato sommerso dalle critiche, accusato dalla web di proporre una radio appiattita alle altre.