Joe Barone morto, chi era il dg della Fiorentina: il rapporto con Commisso, la famiglia, il ruolo nella società Viola

Nato in Sicilia, ma emigrato negli Stati Uniti da bambino, aveva quattro figli: uno ex giocatore dell'Ascoli

Martedì 19 Marzo 2024
Joe Barone morto, chi era il dg della Fiorentina: il rapporto con Commisso, la famiglia, il ruolo nella società Viola

Joe Barone è morto. Il cuore del direttore generale della Fiorentina ha smesso di battere a Milano.

Alcuni giorni fa era stato colpito da un infarto, poco prima dell'inizio del match di campionato tra Atalanta e la Viola. Avrebbe compiuto 58 anni il 20 marzo.

Joe Barone colpito da malore, trasportato d'urgenza in ospedale: rinviato il match con l'Atalanta

 

Chi era Joe Barone 

Pochi mesi dopo l'acquisto del club dai Della Valle, Rocco Commisso ne annunciò la nomina a suo braccio destro nella società viola, rafforzando così un legame e una collaborazione decollate alcuni anni prima.

 

La carriera

Nato a Pozzallo, in Sicilia, il 20 marzo 1966 Barone all'età di 8 anni si era trasferito con la famiglia negli Stati Uniti, a Brooklyn. Terminati gli studi aveva iniziato una carriera nel settore bancario-finanziario interrotta dopo l'incontro con il magnate italocalabrese che lo aveva inserito nella sua società di telecomunicazioni Mediacom e successivamente lo aveva nominato vicepresidente nel 2017 dei New York Cosmos, subito dopo averne acquisuito la quota di maggioranza salvandoli dal fallimento.

La famiglia e il rapporto con Commisso

Il manager siciliano, sposato alla signora Camilla che gli aveva dato quattro figli (Pietro che un anno fa lo ha reso nonno, Salvatore, Giuseppe ex calciatore di Ascoli, Perugia e Salernitana, e Gabriella) era insomma l'uomo di Commisso in tutto e per tutto nel mondo del calcio. L'imprenditore, dopo averlo inviato a Firenze in sua vece in attesa di chiudere la trattativa con i Della Valle, gli aveva poi affidato la gestione e conduzione della Fiorentina fin dai primi tempi, a dimostrazione della completa fiducia e stima.

Era Barone a rappresentare il club viola nei consigli di Lega, era sempre lui a occuparsi in prima persona del mercato ma pure dei progetti del Viola Park e della vicenda stadio. In alcuni casi le sue decisioni e le sue esternazioni hanno suscitato critiche e polemiche ma Commisso si è sempre schierato dalla sua parte: «Più i miei dirigenti vengono criticati, più Rocco starà loro vicino, questo è il mio metodo», ha sempre risposto il patron viola.

Ultimo aggiornamento: 15:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA