Continua drammaticamente a crescere il fenomeno del traffico illegale di cuccioli.
Si tratta - spiega Coldiretti - di uno dei fenomeni malavitosi a maggior impatto sociale visto che una casa italiana su tre (32%) ospita almeno uno o più animali da compagnia che spesso diventano veri e propri componenti del nucleo familiare per un totale di oltre 14 milioni di cani e gatti di tutte le razze, tagli ed età. Ma quelli che arrivano con la tratta clandestina sono di solito cuccioli di poche settimane, quasi sempre non svezzati e ovviamente senza microchip d'identificazione richiesto dalla legge. Questi esemplari, assai spesso imbottiti di farmaci per farli apparire in buona salute, vengono introdotti nel territorio nazionale accompagnati da una documentazione contraffatta che ne attesta la falsa origine italiana e riporta trattamenti vaccinali e profilassi mai eseguiti. Gli animali sono il più delle volte trasportati nascosti e pressati dentro contenitori, doppi fondi ed altri ambienti chiusi, stipati in furgoni e camion che percorrono lunghi tragitti.