Il virus SarsCoV2 è diffuso negli Stati Uniti anche nei cervi dalla coda bianca (Odocoileus virginianus), i più comuni in Nord America, soprattutto vicino i centri urbani. Almeno un terzo di loro ha gli anticorpi, segno che hanno avuto l'infezione. È la prima prova di una vasta diffusione del virus negli animali selvatici, come indica lo studio pubblicato dai ricercatori dell'università canadese di Saskatchewan sul sito bioRxiv (dunque non ancora vagliato dalla comunitá scientifica) e segnalato sul sito della rivista Nature. Secondo il gruppo guidato da Arinjay Banerjee, la rapida esposizione di un vasto numero di animali al virus è preoccupante, anche se servono piú studi per valutare se i cervi possono infettarsi tra loro e contagiare altre specie in natura. Precedenti esperimenti di laboratorio hanno dimostrato che un cervo può infettarsi con il virus SarsCov2 e trasmetterlo ad un altro cervo.
First things first, there is no indication that deer to human transmission is happening.
— Sisyphus Of Vaccine (@SisyphusUnleas) July 31, 2021
Having said that, this is still eyepopping. Study finds that up to 60% of the white tail deer population in Michigan have been exposed to Covid.https://t.co/4ksdhW2vvr
Allo stato selvatico vivono in piccoli branchi, e quindi il virus può diffondersi naturalmente da un esemplare infetto. I ricercatori temono la comparsa di nuovi serbatoi animali.
Survey results show that many white-tailed deer, a familiar sight on US lawns and golf courses, have antibodies to SARS-CoV-2. https://t.co/DBNmgH7OnA
— nature (@Nature) August 2, 2021