Cani anti Covid al posto dei tamponi molecolari per rilevare la positività al virus. È questa la nuova frontiera della lotta alla pandemia, che sfrutta le capacità sensoriali del migliore amico dell'uomo per aiutarlo a sconfiggere il virus.
Le prime prove, con sette cani tra cui labrador retriever, bracchi e meticci, sono incoraggianti: oggi in azione, durante una dimostrazione alla Facoltà di Medicina ad Ancona, i labrador Aki (4 mesi) e Wave (12 mesi) che hanno scovato, sedendosi, tra gli specializzandi-figuranti quelli in possesso di provette con campioni Covid-positivi. Gli animali lo percepiscono come un gioco e vengono gratificati con premi. Prima di avere il 'valore' di tampone, precisa la coordinatrice del progetto «C19-Screendog» prof.ssa Maria Rita Rippo, docente Univpm, presidente del corso di laurea in infermieristica sede di Macerata, saranno necessari test su un migliaio di persone e il confronto con il rispettivo test molecolare, per confermarne l'attendibilità.