Arrestato un imprenditore che sfruttava con azioni di caporalato tagliaboschi extracomunitari. I carabinieri della Stazione di San Lorenzo Nuovo hanno eseguito una misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del legale rappresentante di una società attiva nel Viterbese, per il taglio e la piallatura del legno. I carabinieri hanno accertato che lo sfruttatore, approfittando del loro stato estremo di bisogno, impiegava cittadini extracomunitari richiedenti asilo politico nel taglio della legna dei boschi. Le vittime venivano sottoposti ad orari di lavoro esorbitanti rispetto ai limiti previsti dai contratti collettivi nazionali, arrivando a tenerli nei boschi per giornate intere, e pagandoli 150-200 euro am mese, oltre a esporli a situazioni di grave pericolo per la loro incolumità personale poiché totalmente sprovvisti di dispositivi di protezione individuale. I fatti sono accaduti tra luglio 2018 e giugno 2019
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