Zaia a Tajani: «In democrazia c'è la libertà di pensiero, ma il blocco dei mandati è anacronistico»

Il governatore del Veneto su una possibile ricandidatura. Fedriga: "Spetta solo ai cittadini decidere se mandare a casa o meno un amministratore"

Lunedì 11 Dicembre 2023 di Angela Pederiva
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VENEZIA - «Penso che il tema del blocco dei mandati sia qualcosa di anacronistico, visto e considerato che trovo cittadini che vorrebbero rieleggere il sindaco uscente e non lo possono fare. Anacronistico perché ci sono solo due cariche che sono elette direttamente dai cittadini, che sono il sindaco e il presidente della regione, guarda caso sono le due cariche che hanno il blocco dei mandati». Risponde così il presidente del Veneto Luca Zaia al ministro degli esteri Antonio Tajani contrario al terzo mandato per il governatore. «Il che vuol dire che il sindaco non può farlo per più di due mandati ma può stare una vita in parlamento - aggiunge Zaia - .

A me piacerebbe che mi si desse una risposta rispetto a questo». 

«Ho letto che il vicepremier Tajani dice che è "sano": cosa vuol dire - chiede polemicamente Zaia parlando con i giornalisti - che è "sano" bloccare l'amministratore dopo 10 anni?» E aggiunge: perché "sano" si presta a molte interpretazioni. Penso che "sano" sia anche un termine pericoloso, vorrei capire per Tajani cosa significa. Perché - conclude - siamo in Veneto».

Per Zaia sono i cittadini che devono poter scegliere

«La figura centrale, l'attore protagonista» in questo Paese deve essere il cittadino «chiamato a scegliere la classe dirigente» quindi «bisogna sbloccare i mandati», sottolinea ancora Zaia.

Se poi si vuole lasciare tutto in mano alla politica ne prendo atto. Mi chiedo però come mai non si propone mai il blocco dei mandati ai parlamentari

«Rispetto al terzo mandato ritengo irrispettoso che si continui a dire che si creano centri di potere - aggiunge provocatorio -. A volte si legge di tutto sul terzo mandato, quindi bisogna tenere il blocco dei mandati perché si creano centri di potere, cupole e via dicendo. Chi dice questo è come se desse dell' idiota ai cittadini. Vedo cittadini che mandano a casa dopo il primo mandato presidenti di Regione, potrei fare la lista di quanti sono andati a casa perché non rieletti dopo il primo mandato, e questo accade anche per i sindaci».

Fedriga: la decisione spetta ai cittadini

«Sul terzo mandato ognuno esprime legittimamente le sue opinioni, però nella riforma molto condivisa del premierato non mi risulta ci siano limiti di mandato e penso che, anche se ci fossero, non sarebbero corretti, perché il cittadino esprime attraverso il suo voto la sua scelta e limitarla è qualcosa di molto lontano dal principio democratico». Lo ha detto oggi a Udine il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano di commentare il no al terzo mandato per le regionali espresso dal vicepremier Antonio Tajani. «È il cittadino che sceglie di confermare o mandare a casa un sindaco, un governatore, o un presidente del consiglio quando ci sarà l'elezione diretta - ha concluso Fedriga - e penso che questo sia il migliore processo possibile per valorizzare il sistema democratico che contraddistingue il nostro Paese».

Anche Salvini d'accordo sulla proroga

«Sono d'accordo su un terzo mandato per i presidenti di Regione, perché i cittadini hanno sempre ragione». Lo ha detto stamani a Venezia anche il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini. Per il vicepremier, se chi vota «sceglie ancora quel sindaco o quel governatore o ancora quel parlamentare dovrebbe avere il diritto di farlo - ha aggiunto -. Altrimenti si limita la possibilità di scelta dei cittadini. Allo stesso modo sono favorevole all'elezione diretta dei presidenti di provincia. La modifica di legge per consentirlo la farei anche domani mattina», ha concluso. 

Tosi punge: «Non mi sembra un campione di coerenza»

«Zaia definisce anacronistico il limite ai mandati ai presidenti di Regione fissato dalle leggi statali, ma gli ricordo che è stata proprio la Regione Veneto nel 2012, con lui Presidente, a fissare il limite dei due mandati per gli assessori regionali. Pertanto Zaia, da questo punto di vista, non mi sembra un campione di coerenza: è contro il tetto dei mandati se lo dice la legge nazionale, a favore del tetto se invece è la legge regionale varata con lui a fissarlo per gli assessori». Così il coordinatore del Veneto di Fi, Flavio Tosi il quale aggiunge: «Forse Zaia lo ha dimenticato, ma è presidente regionale dal 2010, quindi di fatto è già al terzo mandato, il prossimo che lui agogna sarebbe il quarto. È da 13 anni che Zaia guida il Veneto, in termini di grandi opere pubbliche non ha fatto granché, è vero (il Passante, la Pedemontana e tutti i nuovi grandi ospedali non si devono certo a lui), quindi comprendo che potrebbe non essersi reso conto del tempo trascorso…».

«È singolare che Zaia, - conclude Tosi - pur di ottenere ciò che vuole, cioè governare per vent'anni, si allei con la sinistra e quindi faccia asse con i presidenti della Campania De Luca, della Puglia Emiliano e dell'Emilia Romagna Bonaccini. Questo la dice lunga…». 

Ultimo aggiornamento: 18:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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