Scritte no vax sui muri di Udine e Cividale, denunciati i tre autori del movimento "I guerrieri"

Mercoledì 16 Febbraio 2022
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UDINE - Il Comune di Udine intende costituirsi parte civile e chiedere un risarcimento dei danni per gli imbrattamenti «no vax» subiti.

Inoltre rivolge un appello alla magistratura, affinché le pene per i colpevoli «siano severe e, possibilmente, si tramutino in lavori di pubblica utilità». Lo ha annunciato oggi il sindaco Pietro Fontanini, esprimendo assieme all'assessore comunale alla sicurezza Alessandro Ciani «parole di convinto apprezzamento nei confronti della Questura, che ha saputo individuare i colpevoli degli imbrattamenti ai nostri edifici in tempi molto rapidi. La massima collaborazione tra tutti i soggetti deputati a garantire la sicurezza pubblica, si conferma preziosa e fondamentale». Il sindaco ha evidenziato che l'amministrazione comunale ha subito danneggiamenti alle scuole Valussi, Ellero, Fermi, Toppo Wassermann, ai sottopassi Pasolini, di via Frossi, di piazzale Cella, al cavalcavia di via Pieri e in via Luzzato. In totale, i costi a carico del Comune ammontano a 7.400 euro. «Per i soli interventi agli istituti Valussi ed Ellero, quelli più significativi e impattanti - ha riferito Fontanini - abbiamo sostenuto spese per 5.900 euro». «Chi danneggia o imbratta beni pubblici - ha concluso Fontanini - può essere messo nelle condizioni di restituire, anche simbolicamente, quanto indebitamento preso o rovinato. Esiste anche un percorso riabilitativo e formativo che può divenire prezioso e utile affinché questi soggetti rinsaviscano e prendano coscienza di cosa significhi vivere all'interno di una comunità». 

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