PADOVA - Aster prende avvio da una suggestione, la Stella di Betlemme come simbolo di orientamento nella ricerca di verità e sapere e al contempo di gratuità del dono.
Per questo il grande videomapping, che si sviluppa in Piazza delle Erbe sui prospetti di Palazzo della Ragione e Palazzo Moroni, acceso da stasera 8 dicembre alle 18.30 per tutte le feste natalizie, è iniziato con una luce che percorrerà e illuminerà le architetture dei monumenti, a simboleggiare ragione e intuizione come scintille creative. Una pioggia di sabbia dorata rappresenterà poi il viaggio e il dono dei sapienti venuti da oriente, mentre la stella di Betlemme campeggia e si irradia sui prospetti. I due palazzi si comporranno poi dalle fondamenta a ricordare l’edificazione della Padova medievale e il sorgere della sua università, mentre piccoli corpi celesti come scintille illuminano le sale e i portici della nuova luce del sapere. La scia di un bolide percorrerà quindi il prospetto del Palazzo della Ragione, quella cometa di Halley che ispirò a Giotto la sua rivoluzione dell’iconografia del natale, mentre ancora le stelle di Betlemme popoleranno palazzo Moroni. E quindi un cielo stellato, nello stile di Giotto, e i contorni luminescenti degli affreschi della Sala della Ragione. Cieli che furono di ispirazione a Galileo, opere ispirate dalla sapienza di Pietro d’Abano, in un continuo scambio del dono del sapere fra cielo e terra, fra arte e scienza. E poi il fuoco, reale, di quell’incendio che nel 1420 distrusse il Palazzo della Ragione, minacciando di cancellare per sempre l’opera degli artisti e le idee dei sapienti in essa rappresentate. E’ il fuoco dell’ignoranza, del bigottismo, dell’incapacità di donare e donarsi. E infine il ritorno della luce, ancora le stelle, ancora gli affreschi a simboleggiare la capacità del sapere umano di tornare ancora e ancora a manifestarsi nel tempo, come una cometa che ritorna a farsi visibile, come una promessa di rinascita che si rinnova ogni Natale.