TREVISO - Problemi e ritardi nei servizio dei trasporti pubblici a Treviso in coincidenza con la prima giornata di controlli per l'obbligo di green pass a bordo degli autobus. «Ci sono stati finora vari assembramenti e ritardi - dice il presidente dell'azienda 'Mobilità di Marcà (Mom), Giacomo Colladon. - Nei controlli ci stiamo facendo aiutare delle forze dell'ordine ma se per compensare le assenze degli autisti no-vax siamo costretti a far guidare i bus anche il personale normalmente impiegato per le verifiche questa situazione non può continuare a lungo, la coperta è corta». A metà mattinata, i viaggiatori non in possesso di Green pass individuati dagli operatori Mom sono stati 16 (al netto di quelli rilevati da polizia, carabinieri e polizia locale) e tutti identificati in ingresso; dunque, con un'operazione preventiva, e non repressiva come sarebbe agli sportelli di discesa. Mom serve la provincia di Treviso con 3.500 corse quotidiane le quali, data la presenza in organico di 106 conducenti non vaccinati su 475, sono ad oggi garantite solo grazie all'utilizzo massiccio di lavoro straordinario e del distacco al volante anche di meccanici e controllori. «Con questa nuova disposizione del Green pass, per quanto a campione - sottolinea Colladon - verificare i certificati e che la capienza massima non ecceda l'80% dei posti diventa un'impresa. Questa mattina i tempi richiesti hanno provocato l'allineamento di molti bus in attesa di partire lungo un ampio segmento della circonvallazione esterna della città». Il primo multato a Treviso è stato un trentenne che scendeva dal bus senza green pass: alla fermata di via Roma è stato scoperto dalla polizia locale.
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