Cartelli fissi, negozi chiusi, motori
spenti: stop ai veicoli euro 0, 1 e 2

Mercoledì 12 Ottobre 2016 di Roberto Cervellin
A Vicenza niente più cartelli antismog mobili

VICENZA - Niente più cartelli mobili, spesso rovinati e messi da parte. Lo stop ai veicoli più vecchi diventa permanente. Nel senso che la segnaletica finora provvisoria, che compariva in autunno per scomparire in primavera, diventerà fissa. Con un'indicazione precisa: circolazione vietata dal 15 ottobre al 15 aprile. Riparte la guerra allo smog. Per sei mesi in città veicoli euro 0, euro 1 ed euro 2 diesel - questi ultimi solo in centro - non potranno circolare. Lo ha chiesto la Regione e lo ha messo in pratica il comune, rinnovando la segnaletica stradale, spuntata nelle vie di accesso. Gli autobus saranno obbligati a spegnere il motore quando sono fermi ai capilinea, mentre le auto dovranno fare altrettando durante il carico e scarico merci e ai semafori.
 

 

Non è finita. D'inverno i negozi dovranno chiudere le porte e, in caso di sforamento per tre giorni consecutivi del tetto dei 100 microgrammi per metro cubo d'aria di pm10, scatterà il divieto di circolazione degli euro 3 a gasolio nella zona centrale. «Condivideremo le misure con i 26 comuni della cintura urbana - commenta dell'assessore alla progettazione e mobilità sostenibile Antonio Dalla Pozza - Se l'aria non è buona a Vicenza, non lo è in una fascia di territorio che va da Valdagno a Lonigo, da Crespadoro a Montecchio Maggiore».

In caso di attivazione del livello 2 - tre giorni consecutivi di superamento del doppio del limite giornaliero di pm10 - i cartelli saranno integrati con l'indicazione del blocco degli euro 2 diesel nell'area esterna e degli euro 3 diesel in quella interna. Inoltre scatterà il divieto di utilizzo di apparecchi per il riscaldamento domestico alimentati a biomassa legnosa, compreso il pellet, se nell'abitazione sono presenti impianti termici alimentati a gas o a pompa di calore.