Restauro del Ponte, il sindaco: «Con la ditta rapporti altalenanti»

Martedì 2 Maggio 2017 di Elena Ferrarese
Restauro del Ponte, il sindaco: «Con la ditta rapporti altalenanti»
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BASSANO - A che punto siamo con il restauro del Ponte Vecchio? In questi giorni non si vedono operai, sembra tutto fermo. Il Comune assicura che il cronoprogramma sia sotto controllo e che per ora sia rispettato, ma non nasconde la sua preoccupazione riguardo alla condotta generale della ditta appaltatrice, la Nico Vardanega: «I rapporti con la ditta - confessa il sindaco Riccardo Poletto - sono altalenanti, ci sembra a volte che da parte loro ci sia più volontà di mettere in discussione il progetto piuttosto che di concretizzarlo. Propongono soluzioni alternative a voce, ma poi non ce le presentano ufficialmente per le valutazioni. E intanto il tempo passa. Per la fine di maggio è previsto l’allestimento delle dighe a nord per i lavori in estate, la messa in secca della sinistra del Brenta per curare le stilate che hanno più urgenza, in particolare la due e la uno: la ditta deve comunque rispettare i tempi previsti».

«Non possiamo sottovalutare - rincara la dose l’assessore Roberto Campagnolo - l’urgenza dei lavori, anche se, dopo la rimozione della pesante massicciata ed il rinforzo delle fondazioni, il ponte si è quasi stabilizzato (prima scendeva di circa 4 centimetri al mese). Stiamo raffinando i già innovativi sistemi di monitoraggio degli spostamenti del ponte e del livello idrometrico. Se infatti possiamo misurare in tempo reale il livello del Brenta dalla Centrale Barzizza e, dal Ponte Vecchio, i movimenti in altezza e in rotazione del ponte, la temperatura e l’umidità, e comunicarlo direttamente agli operatori, presto avremmo un sistema ancora più avanzato che permetterà una comunicazione diretta anche con i cittadini, in particolare quelli più a rischio in caso di inondazione: tra una decina di giorni presenteremo un’app creata per questo. Chi non è dotato di smartphone potrà scegliere se ricevere le segnalazioni via sms o tramite chiamata telefonica».

Intanto in municipio è arrivata anche una comunicazione da parte della sovrintendenza circa l’unico aspetto rimasto da definire sul restauro: la pavimentazione. «Se quella precedente era fatta di ciottoli e pietra - comunica il sindaco - non è detto che quella nuova sarà così, potrebbe anche essere in legno». La lettera della sovrintendenza invita infatti il Comune di Bassano ad avviare presto un tavolo di lavoro tra amministrazione comunale, sovrintendenza e Centro internazionale di studi di architettura Andrea Palladio, tra i maggiori depositari degli studi sul Palladio che già il Comune aveva confrontato per il restauro, per chiudere anche questa fase del progetto.

Ultimo aggiornamento: 3 Maggio, 11:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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