VICENZA - Resterà “fasciato” per 2 anni. Tanto servirà per recuperarlo. Ma questo non impedirà di ammirarlo, anzi. Il Veronese come non è mai stato visto prima. Ovvero, avvolto da impalcature e macchinari. La celebre tela del pittore, custodita nel refettorio della basilica di Monte Berico, a Vicenza, si fa il lifting. Da settembre il monumentale quadro - quasi 40 metri quadrati di grandezza - sarà sottoposto a un restauro conservativo che terminerà entro il 2021.
“La cena di san Gregorio Magno”, opera del 1572 di Paolo Caliari detto il Veronese, vista ogni anno da milioni di pellegrini, si potrà comunque osservare da una prospettiva diversa. Sì, perché sono previste visite guidate su prenotazione che daranno modo agli appassionati di entrare nel vivo del ripristino seguendone gli sviluppi.
Non solo. Nel 2020 sono in programma diversi eventi dal titolo evocativo #aspettandoVeronese per accompagnare la campagna di riqualificazione finanziata da Intesa Sanpaolo per conto del Comune, proprietario dell'opera.
Ultimo aggiornamento: 3 Settembre, 08:14
© RIPRODUZIONE RISERVATA “La cena di san Gregorio Magno”, opera del 1572 di Paolo Caliari detto il Veronese, vista ogni anno da milioni di pellegrini, si potrà comunque osservare da una prospettiva diversa. Sì, perché sono previste visite guidate su prenotazione che daranno modo agli appassionati di entrare nel vivo del ripristino seguendone gli sviluppi.
Non solo. Nel 2020 sono in programma diversi eventi dal titolo evocativo #aspettandoVeronese per accompagnare la campagna di riqualificazione finanziata da Intesa Sanpaolo per conto del Comune, proprietario dell'opera.