Il consiglio comunale contro
l’onorificenza al partigiano Teppa

Martedì 28 Giugno 2016 di Vittorino Bernardi
Lapide Eccidio 7 luglio 45 murata nell'ex carcere ora biblioteca civica
SCHIO – Il consiglio comunale nella convocazione di lunedì  27 giugno si è schierato all’unanimità contro l’onorificenza di Stato “Medaglia della Liberazione”, dedicata agli eroi della Resistenza, che il ministero della Difesa giovedì 16 giugno in Prefettura a Vicenza ha concesso a Valentino Bortoloso, 93 anni, "Teppa" uno dei due capi del commando partigiano di 12 uomini che nella notte tra il 6 e 7 luglio 1945 (a guerra finita) penetrò nelle allora carceri mandamentali, ora biblioteca civica Renato Bortoli, uccidendo 54 persone (14 donne e 7 minorenni), ree di essere fasciste o collegate al regime.

I consiglieri di palazzo Garbin hanno convenuto di chiedere ufficialmente al ministro della Difesa Roberta Pinotti la revoca dell’onorificenza per la partecipazione attiva di Valentino Bortoloso a un massacro di civili, per di più perpetrato in tempo di pace. Il primo a chiedere la revoca della medaglia a Teppa era stato il sindaco Valter Orsi, che ha ringraziato il consiglio comunale. “Sono soddisfatto di sapere che anche la sinistra scledense e l’intero consiglio comunale convengono che questa medaglia non è giusta. Quindi ora procederemo con formale richiesta al ministero della Difesa di rivalutare la scelta e revocare l’onorificenza”. In consiglio comunale il sindaco ha confermato per le 19 di giovedì 7 luglio nel duomo di San Pietro la messa cittadina in ricordo delle 54 vittime dell’Eccidio, come concordato nella “Dichiarazione sui valori della concordia” sottoscritta il 17 maggio 2005 dall’amministrazione comunale, dall’Anpi, dall’associazione Volontari della Libertà e dal Comitato familiari vittime Eccidio di Schio.
 
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