Papa Francesco debutta su Facebook con una diretta: «Buona sera "bravagente"»

In diretta sulla pagina di padre Enzo Fortunato​, francescano di Assisi

Giovedì 27 Luglio 2023 di Franca Giansoldati
Papa Francesco debutta su Facebook con una diretta: «Buona sera "bravagente"»

Papa Francesco ha debuttato nella sua prima diretta Facebook utilizzando un telefonino e collegandosi alla pagina di padre Enzo Fortunato, il francescano di Assisi che da tempo lavora dietro le quinte su diversi progetti. 

Finora Bergoglio si era collegato con vescovi, gruppi di fedeli e giovani di mezzo mondo sfruttando Zoom e altre piattaforme di comunicazione - soprattutto durante la pandemia – oltre ad aver anche partecipato ad un Ted talk o registrando diversi videomessaggi da inviare a convegni e raduni di natura religiosa.

Bergoglio ha una grande predisposizione alla comunicazione e non ha paura a usare le tecnologie, da Instragram a Tiktok. Nel corso del suo pontificato ha anche autorizzando un film sulla sua persona affidando il progetto a Wim Wenders, al quale sono poi seguite serie tv per Netflix e la Disney per meglio essere vicino agli anziani e ai millennials. 

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Stavolta ha esordito sul social più diffuso al mondo: «Buona sera bravagente, è vero che voi siete bravi? Così mi ha detto il padre. Grazie del vostro lavoro e anche di volere nutrirvi con l'acqua che è la Parola di Dio: se a noi manca l'acqua la cosa non funzione. La Parola di Dio è come l'acqua, è quella che dà vita» ha detto il Papa in diretta Facebook, accanto a padre Enzo che lo guidava in questa nuova esperienza, riprendendo tutto col suo telefonino. Poche parole per incoraggiare a pregare: «avanti con la Parola di Dio, continuate ad essere brava gente».

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Le immagini mostrano Papa Francesco perfettamente a suo agio nel suo studio a Santa Marta. Sulle pareti si vedono crocifissi e un quadro, sul mobiletto dietro una serie di oggetti artistici a sfondo religioso. All'inizio è sembrato un po' impacciato, mentre il religioso francescano gli spiegava che occorreva aspettare qualche secondo per fare in modo che le persone si collegassero. «Stanno ricevendo il segnale e stanno entrando. Buonasera brava gente». 

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Ad accompagnare padre Enzo in Vaticano è stato il pilota Aldo Cagnoli, il comandante che per Alitalia ha pilotato diversi voli papali. Alla fine della diretta, prima che il filmato si interrompesse, Francesco è sembrato chiedere a padre Enzo quante persone avessero visto il collegamento. Circa 1600.

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Nella breve diretta è risuonato spesso, come una sorta di ritornello, la frase “brava gente” per definire le persone collegate. Brava gente è anche il sito personale di padre Enzo Fortunato www.buongiornobravagente.it con il quale egli promuove e fa conoscere i suoi programmi radiofonici e televisivi a sfondo religioso. L'idea di utilizzare questo appellativo dal sapore un po' retrò è mutuata dalla storia di san Francesco e dei suoi seguaci. Gli storici hanno evidenziato che quando il Poverello fu cacciato da Assisi e si trovava a Poggio Bustone, incontrando le persone, pronunciò una frase che rimase negli annali: “Buongiorno, buona gente”, o  anche “Buongiorno, brava gente”. 

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La frase assai famosa è divenuta, col tempo, anche riferimento al mito nazionale degli "italiani brava gente", uno stereotipo positivo che racconta della loro bonomia innata, anche se poi, la storiografia contemporanea, la ha collegata alla tendenza ad annacquare le proprie responsabilità storiche specialmente nei crimini della seconda guerra mondiale e nella politica coloniale, contrapponendosi - già nella propaganda alleata - al pregiudizio di segno opposto relativo ai tedeschi che vestono così i panni non solo degli unici colpevoli di tanti crimini ma anche degli oppressori, insieme al regime fascista, degli italiani stessi.

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