Sospeso il professore orvietano no vax
che protesta davanti alla sua scuola

Mercoledì 29 Settembre 2021 di Monica Riccio
Sospeso il professore orvietano no vax che protesta davanti alla sua scuola

ORVIETO Potrà varcare di nuovo il cancello della secondaria di primo grado Luca Signorelli di Orvieto, e tornare in aula dai propri alunni, finché il suo green-pass non tornerà verde davvero, ovvero valido e validato dalla procedura che tutti i dirigenti scolastici d'Italia devono controllare di prima mattina per decidere chi, tra docenti e personale scolastico di vario tipo, a scuola entra e chi no. Il professor Gianfranco Pigozzi, cinquantenne docente di Arte, che venerdì aveva affisso sulla propria auto un cartello in cui spiegava le proprie motivazioni e la sua protesta contro lo strumento del green-pass, da ieri è ufficialmente sospeso dalle lezioni. E lo resterà fintanto che non deciderà di munirsi nuovamente di green-pass valido, vaccinandosi o eseguendo un tampone, come ha fatto fino a venerdì quando ha deciso di alzare la voce e lottare a viso aperto per difendere i propri diritti. A nulla sono valsi gli incontri con la dirigente dell'Istituto Comprensivo Orvieto-Baschi, Antonella Meatta, che ha cercato di convincere il professore a tornare sui propri passi, invitandolo a far tornare valido il proprio green-pass. Pigozzi è stato inamovibile; ora è a casa, raggiunto dal decreto di sospensione, senza stipendio, e la scuola dovrà procedere alla ricerca di una supplenza per garantire la continuità didattica ai suoi studenti. «Non sono riuscita a convincerlo spiega la dirigente il professor Pigozzi ha fatto una scelta e io ho dovuto procedere come da regolamento, al quinto giorno di assenza ingiustificata ho dovuto firmare il decreto di sospensione. Ora dovremo cercare un o una docente che lo possa sostituire al quale non potremo neanche dire per quanto tempo dovrà farlo poiché tutto dipende dal professor Pigozzi e da se e quando deciderà di tornare sui propri passi.» Al momento per la Orvieto-Baschi è l'unico caso di sospensione: «Abbiamo vari docenti non vaccinati ma tutti procedono regolarmente all'effettuazione del tampone e il loro green-pass è di conseguenza sempre valido.» Pigozzi nella sua protesta di venerdì se la prende con il green-pass, non con la vaccinazione - in una lettera aperta precedente aveva spiegato di non essere vaccinato Covid ma di aver vaccinato i figli per tutti i vaccini obbligatori bollando il green-pass come «vergognoso e criminale perché provocatoriamente disonesto nei confronti dei cittadini, violentemente lesivo dei diritti costituzionali, completamente inutile per la prevenzione del contagio» e aveva aggiunto di accettare di farsi sospendere, ammettendo che «con profondo dispiacere» non avrebbe, a causa di questa sua scelta, insegnato più Arte ai suoi alunni. Una decisione, la sua, determinata e consapevole per la quale chiede «di essere rispettato» ma che di fatto priva la scuola di un insegnante capace e valido, momentaneamente fuori dalle aule a causa di un rosso al posto del verde.
 

Ultimo aggiornamento: 08:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA