Samsung perde due brevetti Apple,
Google condannata a pagare 125 milioni

Mercoledì 22 Gennaio 2014 di Alessio Caprodossi
Google ritenuta colpevole di aver violato alcuni brevetti di SimpleAir (foto GsmArena.com)
Roma - Le querelle in ambito tecnologico sono quasi all'ordine del giorno, perch in virt dell'estenuante ricerca di soluzioni innovative succede spesso che aziende, pi o meno grandi e note al grande pubblico, finiscano per rivaleggiare scambiandosi accuse su eventuali plagi e infrazioni. Nell'ultimo anno abbiamo assistito ai vari round della causa legale tra Apple e Samsung, tutt'altro che conclusa, anzi poche ore fa è arrivata l'ufficialità che il giudice statunitense Lucy Koh ha invalidato due brevetti della Mela utilizzati dai coreani sul Galaxy S4 e sull'assistente virtuale Google Now. Una novità che, in attesa del processo di appello in programma a marzo, potrebbe cambiare gli equilibri in gioco, talmente sottili da render necessario un incontro chiarificatore tra i due amministratori delegati delle società, che si riuniranno il 19 febbraio.



Proprio oggi un altro nome noto è finito sotto i forconi della giustizia americana, chiamata a dirimere un altro spinoso caso di violazioni, vere o presunte, di brevetti e tecnologie proprietarie. La giuria di Marshall, capoluogo della contea texana di Harrison, non ha avuto nessun dubbio in proposito e all'unanimità ha dichiarato che Google ha infanto alcuni brevetti della SimpleAir, società che ha sviluppato alcune tecnologie per dispositivi mobili e wireless, utilizzate con successo (dietro pagamento) da vari protagonisti del settore come per esempio Apple, Blackberry e Microsoft.



Al centro del caso c'è il brevetto numero 7.035.914, sfruttato da Big G su Cloud Messaging e Android Cloud to Device Messaging per ricevere notifiche in tempo reale sui dispositivi Android (i vari push di Facebook, Twitter, Gmail e servizi simili che avvisano su nuovi commenti, post, messaggi, ecc.) senza le necessarie autorizzazioni, cioè senza aver versato soldi nelle casse di SimpleAir. Che a sua volta ha presentato una richiesta danni per 125 milioni di dollari. A prescindere dall'importo, che sarà in seguito stabilito da una seconda giuria, Google ha già comunicato che presenterà ricorso contro la decisione, definita un errore giudiziario. La certezza è che, risarcimento o meno, i servizi di notifica resteranno regolarmente a disposizione degli utenti del robottino verde.

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