Il Mondiale di rugby: «Edizione colossal in Francia, da oggi vi stupirò. Che bravo l'azzurro Ange Capuozzo» Calendario e tv

"Per la decima Coppa del Mondo ho fatto le cose in grande, per la vittoria dico Sudafrica, peccato che Sergio Parisse non sia stato convocato"

Giovedì 7 Settembre 2023 di Paolo Ricci Bitti
Il Mondiale di rugby in Francia: «Edizione colossal, da oggi vi stupirò. Che bravo l'azzurro Ange Capuozzo» Calendario e tv

Ben ritrovato Campionato del Mondo, per la decima edizione che inizia oggi a Parigi ha fatto davvero le cose in grande.

«Beh, che vuole, si gioca in Francia e quindi la grandeur è d’obbligo anche perché questa decima coppa “William Webb Ellis” coincide con i 200 anni della nascita, invero leggendaria, del rugby.

E poi si tratta di 20 squadre, 48 partite, 2 milioni e mezzo di biglietti venduti in un lampo e al 72% a famiglie, 600mila turisti in movimento, almeno un miliardo e mezzo di spettatori in tv e in streaming, oltre 60mila posti di lavoro creati per l’occasione in 9 città, un indotto di 2 miliardi di euro con almeno mezzo miliardo che finirà nelle tasche di World Rugby, la federazione internazionale. Record su record battuti, insomma».

Complimenti. E pensare che il rugby è diventato professionistico solo nel 1995. Epperò 51 giorni non sono un filino tanti per un evento sportivo che pure viene subito dopo le Olimpiadi e i Mondiali di calcio?

«Ma è per tutelare i giocatori che sono fra l’altro sempre più prestanti e veloci e che esprimono, me lo lasci dire, un gioco sempre più spettacolare. Ma serve una settimana almeno fra un match e l’altro e i turni di gioco, compresa la finale del 28 ottobre, sono 7».

Nobile che si pensi alla salute dei giocatori.

«Ma certamente. E poi vedrete che gli arbitri, fra quali per la prima volta c’è una donna (l’irlandese Joy Naville, addetta al Tmo, la Var del rugby, ndr) nonchè il vostro italiano, Andrea Piardi (assistente), saranno severissimi sulla disciplina: cartelli gialli e rossi e anche il “bunker”».

Il “bunker”?

«Una novità: se l’arbitro, in caso di azione di un giocatore considerata pericolosa, non è certo di estrarre il rosso anche dopo avere consultato il Tmo, darà intanto il giallo spedendo il reo fuori dal campo per 10 minuti. Contemporaneamente in un locale protetto (dalle parti degli impianti del Roland Garros, ndr) un altro arbitro guarderà per bene tutte le immagini con la facoltà di trasformare il giallo in rosso, ovvero partita finita per il giocatore e squalifica in arrivo».

Bene, ma sa che si accusa di nuovo il rugby di essere un ambiente assai ristretto?

«Sì lo so, parlano i numeri: in 10 edizioni sono solo 25 le nazioni partecipanti e su 18 posti per 9 finali si sono visti in campo solo 5 paesi (Inghilterra, Nuova Zelanda, Sudafrica, Australia e Francia) e infine solo 4 hanno alzato la Coppa (la Francia non l’ha mai vinta, ndr). Vuole che non abbia visto che invece ai Mondiali di Atletica sono andate sul podio 46 nazioni? In realtà con i ricchi proventi dei Mondiali si aiuta a sviluppare il rugby in sempre più paesi non di prima fascia. In quest’edizione debutta il Cile, ad esempio, anche se è stato doloroso registrare per la prima volta l’assenza del Nord America (Usa e Canada)».

E poi il pasticcio del sorteggio effettuato oltre 2 anni fa.

«Non me lo dica, la parte a sinistra del tabellone è un incubo perché il ranking nel frattempo è cambiato assai: potranno arrivare alle semifinali solo 2 delle attuali prime 5 della classifica internazionale, ovvero, partendo dall’alto, Irlanda, Sudafrica (campione in carica), Francia, Nuova Zelanda e Scozia. Ma non faremo più questo errore. Invece quella dell’Italia che si è beccata per la 7a volta su 10 gli All Blacks è proprio mera sfortuna».

Non metta il coltello nella piaga: allora, cosa combineranno gli azzurri?

«Non sia così cupo, l’Italia è la migliore nazionale fra i paesi che non praticano il rugby nella scuola. E poi stavolta fra Sky e Rai vedrete proprio tutto in diretta, gli azzurri persino al posto del Tg di Rai2 delle 13 (domani) e poi in prima serata con Francia e Nuova Zelanda».

Che consolazione, però non siamo mai arrivati ai quarti.

«Non la vedo bene anche stavolta: dovreste battere gli All Blacks, ehm, per la prima volta, (29 settembre) oppure la Francia (6 ottobre) che vuole la Coppa a tutti i costi, mentre con Namibia (9 settembre) e Uruguay (20 settembre) non avrete problemi».

Ci mancherebbe.

«Forse vi converrebbe che la Nuova Zelanda superasse i Bleus nel match odierno di esordio così la partita contro di voi al quarto e ultimo turno del girone a Lione vi porterà in dote l’enorme macigno della pressione sui francesi padroni di casa».

Forse.

«E poi avete proprio una bella squadra: Ange Capuozzo è a dir poco brillante, “Seb” Negri una forza della natura, Paolo Garbisi una stella proprio in Francia e il capitano Michele Lamaro un gran placcatore. Magari, ma è un parere personale, fosse stato convocato anche Sergio Parisse, un campione assoluto anche a 40 anni, ci conosciamo da un sacco di tempo: avrebbe dato esperienza a un gruppo giovane e sarebbe diventato l’unico al mondo a disputare sei Coppe! Ho letto che anche un altro vostro asso stellare, Diego Dominguez, l'avrebbe convocato. Ma è per quello che non è stato confermato il ct Crowley?».

No, ma lasciamo perdere. Piuttosto, chi alzerà il trofeo dorato che è finito solo una volta nell’emisfero nord (Inghilterra, 2003)?

«Mah, sulla carta vedo favorite Francia e Nuova Zelanda, appena appena sotto il Sudafrica e poi l’Irlanda. Se invece vado a sensazioni dico Sudafrica».

Chi sarà il miglior giocatore del mondiale?

«Facile, il francese Antoine Dupont che per di più rivedrete in campo l’anno prossimo sempre a Parigi con il rugby a 7 alle Olimpiadi».

E la rivelazione del torneo?

«Non è piaggeria: punto su Capuozzo, almeno nella fase a gironi».

La sorpresa?

«Esagero e può pure fare gesti scaramantici: Georgia ai quarti».

Questa se la poteva risparmiare. Invece che cosa resta del rugby della coppa del Mondo 1987, in realtà un improvvisato jamboree, in questa decima e pantagruelica edizione?

«Tanto, ma non tutto e non può che essere così: i neozelandesi che vinsero la Coppa 36 anni fa il lunedì dopo la finale tornarono a fare i muratori, i macellai, gli studenti. Questa volta ogni francese che vincerà eventualmente i Mondiali riceverà un premio di almeno 200mila euro. Detto ciò, la passione di questi giocatori e di chi li sostiene, i fedeli sulle tribune, intendo, è sempre la stessa. E il rugby anche pro’ resta un gioco seguito dalle famiglie: il 72% dei biglietti è stato comprato da nuclei familiari».

Grazie, allora, e buona Coppa del Mondo, ma perdoni un’ultima domanda: un giorno sarà così gentile da farsi ospitare dall’Italia?

«Magari, è il sogno mio e di tutti i rugbysti, lei mi frequenta dal 1991 e sa che non mento: sbrigatevi a costruire stadi adeguati, il 2035 è dietro l’angolo. Intanto, a proposito dell'Italia, le segnalo che la bolognese Macron veste 7 delle 20 squadre dei mondiali (Italia, Scozia, Galles, Romania, Georgia, Portogallo e Samoa, ndr) e anche gli arbitri e i volontari, un record per tutte le 10 edizioni della Coppa».

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Il calendario e la tv

Su Sky e Now (Streaming) tutte e 48 le partite in diretta, su Rai2 o RaiSport diretta di 19 match (in neretto quelle della prima fase e poi tutte quelle dai quarti alla finale)

Venerdì 8 settembre
Francia – Nuova Zelanda, Parigi, 21.00 – Stade de France, Saint-Denis
Sabato 9 settembre
*** Italia-Namibia, Saint-Etienne, 13.00 – Geoffroy Guichard, 
Irlanda-Romania, Bordeaux, 15.30 – Matmut-Atlantique
Australia-Georgia, Parigi, 18.00 – Stade de France, Saint-Denis
Inghilterra-Argentina, Marsiglia, 21.00 – Vélodrome
Domenica 10 settembre
Giappone-Cile, Tolosa, 13.00 – Stadium
Sudafrica-Scozia, Marsiglia, 17.45 – Vélodrome
Galles-Fiji, Bordeaux, 21.00 – Matmut-Atlantique
Giovedì 14 settembre
Francia-Uruguay, Lilla, 21.00 – Pierre Mauroy, Villeneuve-d’Ascq
Venerdì 15 settembre
Nuova Zelanda-Namibia, Tolosa, 21.00 – Stadium
Sabato 16 settembre
Samoa-Cile, Bordeaux, 15.00 – Matmut-Atlantique
Galles-Portogallo, Nizza, 17.45 – Allianz Riviera
Irlanda-Tonga, Nantes, 21.00 – La Beaujoire
Domenica 17 settembre
Sudafrica-Romania, Bordeaux, 15.00 – Matmut-Atlantique
Australia-Fiji, Saint-Etienne, 17.45 – Geoffroy Guichard
Inghilterra-Giappone, Nizza, 21.00 – Allianz Riviera
Mercoledì 20 settembre
*** Italia-Uruguay, Nizza, 17.45

Giovedì 21 settembre
Francia-Namibia, Marsiglia, 21.00 – Vélodrome

Venerdì 22 settembre
Argentina-Samoa, Saint-Etienne, 17.45 – Geoffroy Guichard

Sabato 23 settembre
Georgia-Portogallo, Tolosa, 14.00 – Stadium
Inghilterra-Cile, Lilla, 17.45 – Pierre Mauroy, Villeneuve-d’Ascq
Sudafrica-Irlanda, Parigi, 21.00 – Stade de France, Saint-Denis

Domenica 24 settembre
Scozia-Tonga, Nizza, 17.45 – Allianz Riviera
Galles-Australia, Lione, 21.00 – Parc Olympique Lyonnais, Décines-Charpieu

Mercoledì 27 settembre
Uruguay-Namibia, Lione, 17.45 – Parc Olympique Lyonnais, Décines-Charpieu

Giovedì 28 settembre
Giappone-Samoa, Tolosa, 21.00 – Stadium

Venerdì 29 settembre
*** Nuova Zelanda-Italia, Lione, 21.00

Sabato 30 settembre
Argentina-Cile, Nantes, 15.00 – La Beaujoire
Fiji-Georgia, Bordeaux, 17.45 – Matmut-Atlantique
Scozia-Romania, Lilla, 21.00 – Pierre Mauroy, Villeneuve-d’Ascq

Domenica 1 ottobre
Australia-Portogallo, Saint-Etienne, 17.45 – Geoffroy Guichard
Sudafrica-Tonga, Marsiglia, 21.00 – Vélodrome

Giovedì 5 ottobre
Nuova Zelanda-Uruguay, Lione, 21.00 – Parc Olympique Lyonnais, Décines-Charpieu

Venerdì 6 ottobre
***Francia-Italia, Lione, 21.00 – Parc Olympique Lyonnais, Décines-Charpieu

Sabato 7 ottobre
Galles-Georgia, Nantes, 15.00 – La Beaujoire
Inghilterra-Samoa, Lilla, 17.45 – Pierre Mauroy, Villeneuve-d’Ascq
Irlanda-Scozia, Parigi, 21.00 – Stade de France, Saint-Denis

Domenica 8 ottobre
Giappone-Argentina, Nantes, 13.00 – La Beaujoire
Tonga-Romania, Lilla, 17.45 – Pierre Mauroy, Villeneuve-d’Ascq
Fiji-Portogallo, Tolosa, 21.00 – Stadium

Ultimo aggiornamento: 11 Settembre, 17:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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