Muore il figlio Tito di 7 anni, resta al Mondiale di rugby per conquistare i quarti di finale con le Figi: il dolore di Josua Tuisova

Martedì 3 Ottobre 2023 di Ivan Malfatto
Josua Tuisova, stella delle Figi, nella pagina di presentazione del Mondiale di World Rugby

BORDEAUX -  Neanche il dolore più grande, la perdita di un figlio, l'ha strappato dalla Coppa del mondo di rugby.  Josua Tuisova, uomo del match nella storica vittoria delle Figi contro l'Australia (la prima dopo 69 anni), che apre le porte agli isolani per la qualificazione ai quarti di finale del Mondiale, oggi non ha preso parte al funerale del figlio di 7 anni preferendo rimanere con i suoi compagni di squadra in Francia.

QUARTI DI FINALE

Lo riferiscono i media locali.

Il 29enne centro-ala figiano, ha appreso della morte delfiglio Tito da suo padre Isikeli Ratulevu poco prima della partita contro la Georgia, giocata e vinta sabato scorso, in cui Tuisova è stato uno dei migliori in campo, aiutando i suoi a ribaltare lo svantaggio di 9-0 all'intervallo oe ttenendo una successo per 17-12. Ora alle Figi basta un solo punto nell'ultima garaa del girone C contro il Portogallo, domenica, per qualificarsi. Tuisova, campione olimpico di seven nel 2016 e giocatore del Racing Parigi, autore di una meta contro i Wallabies, viene ritenuto fondamentale per le Fiji nel probabile incontro dei quarti di finale con l'Inghilterra, battuta per la prima volta dai figiani a Twickenham in agosto.

ERA MALATO

«Con il cuore pesante, annunciamo la scomparsa del nostro amato Tito Micgabraph Donzel Ratulevu - la nota diffusa dalla federugby delle Figi - È il figlio di Josua Tuisova e Katarina Ladoge Ramoce. Conosciuto affettuosamente come Tito, se n'è andato pacificamente dopo una lunga battaglia contro una malattia debilitante all'ospedale di Lautoka».

L'allenatore delle Fiji Simon Raiwalui rispondendo in conferenza stampa a una domanda su questa vicenda ha risposto che «è una questione privata, lo dico subito. Jos ha chiesto rispettosamente di non discuterne ma di mantenerla privata, e io rispetto il suo desiderio.»

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