Imola, comincia il Gp più atteso
Aprilia e Ducati, è assalto italiano

Sabato 29 Giugno 2013 di Luca Semprini
Imola, comincia il Gp più atteso Aprilia e Ducati, è assalto italiano
IMOLA - L'Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola ha aperto ufficialmente i battenti al Gp di Superbike.



Il trono di Checa (vincitore di cinque delle ultime sei gare sulle rive del Santerno)  seriamente minacciato dalle difficoltà della Ducati Panigale, progetto rivoluzionario della Casa emiliana che però stenta a decollare nella classe regina a dispetto dei successi nella Stock, ed al ruolo di aspirante principale si  candidato Tom Sykes.



SYKES RICORDA LASCORZ - Desideroso di riscattarsi dopo l'errore nel giro di allineamento in Gara 2 a Portimao, "Mr. Superpole" (che proprio ad Imola nel 2010 centrò la sua prima pole position) si  è nuovamente imposto come il pilota da battere in vista della sessione decisiva di qualifiche di oggi, aggiudicandosi il miglior tempo provvisorio con un 1'47.218, già vicino al best lap di 1'46.748 marcato da lui stesso nel 2012.

"Ho lavorato con diverse mescole, trovando subito la giusta direzione - ha detto il britannico su Kawasaki -Proverò un paio di modifiche al setup per capire quale sia il nostro vero limite, ma sono ottimista perché sono già sotto al record del circuito e vicino al miglior giro. Un buon risultato qui sarebbe importante sia per ridurre il gap da Guintoli in campionato che per pagare un tributo a Lascorz dopo il suo tragico incidente qui lo scorso anno (dove lo spagnolo rimase paralizzato, ndr)".



POKER ITALIANO - Non  lontano Johnny Rea su Honda, già vincitore di una manche sul circuito italiano nel 2011 e staccato di soli 112 millesimi. Leggermente più attardati, con distacchi pressoché identici, quattro italiani in fila indiana. Terzo tempo per un redivivo Fabrizio (+ 0.401), che ha mostrato uno smalto che mancava dalla gara d'esordio a Phillip Island, seguito da Badovini, finalmente a suo agio sulla Panigale, qui provvista di un nuovo forcellone.

Ha chiuso al quinto posto, dopo essere stato a lungo nella prima fila virtuale, Davide Giugliano. Solo sesto Marco Melandri, che non  riuscito fin qui a sfatare la "maledizione" che lo vede ancora assente dal podio e dalla prima fila nella gara di casa da quando milita tra le derivate di serie.

Il leader in classifica Guintoli si  accodato al ravennate, accusando un ritardo di 0.660, insolitamente alto sia per lui che per la Aprilia RSV4. A testimoniare le difficoltˆ della squadra ufficiale di Noale si aggiunge il nono tempo di Laverty, il pilota pi vincente quest'anno con quattro successi ma ancora alla ricerca della miglior costanza di risultati.



MITI IN DECLINO - Nonostante il record di vittorie sulle rive del Santerno, ha poco di che sorridere Carlos Checa. Lo spagnolo, ancora lontano della migliore condizione fisica dopo l'infortunio alla spalla di inizio stagione, si  fermato al 12¼ posto (+ 1.503). é andata anche peggio a Noriyuki Haga, al rientro nella massima serie dopo un anno e mezzo di assenza, che ad Imola corre da wild-card sulla BMW del team Grillini. Per il giapponese, due volte secondo ad Imola nel 2011, un distacco di circa quattro secondi e mezzo. Il carisma rimane ma, quanto al polso, c' poco tempo per togliere la ruggine.



L'ITALIA VOLA NELLE CLASSI MINORI - Niccolò Canepa ha fatto il vuoto sulla Panigale in versione Stock1000, staccando di quasi un secondo il compagno di squadra La Marra ed il capo-classifica Barrier con un fulmineo 1'50.338. Il tricolore splende anche nella Stock600, con Nocco ad aggiudicarsi il miglior tempo (1'54.299) provvisorio davanti ai connazionali Morbidelli, reduce dalla sua prima vittoria in Portogallo, e Gamarino. Ha invece mancato di poco l'impresa Ricky Russo nella SuperSport, primo degli inseguitori alle spalle del solito Lowes, dal quale lo separano sette decimi.


Ultimo aggiornamento: 17:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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