Formula 1, Ecclestone corre ai ripari
Test sulle gomme Pirelli

Martedì 2 Luglio 2013 di Claudio Russo
Formula 1, Ecclestone corre ai ripari Test sulle gomme Pirelli
ROMA - Il grave problema legato allo scoppio delle gomme a Silverstone ha avuto, almeno, diversi effetti positivi. Mentre la Pirelli ha gi pronta una soluzione per il GP di Germania che inizierà con le prove libere di venerdì.



Probabilmente si tratta degli pneumatici testati in Canada con la carcassa in kevlar. E oggi dovrebbe rendere noti i risultati sull’indagine svolta sul materiale recuperato in pista e ai box quando si sono fermate le vetture. Ma, fatto ancora più importante, la riunione tenuta dopo la gara inglese fra Jean Todt, presidente della FIA, Bernie Ecclestone, gestore della F1 e Paul Hembery, responsabile del Motorsport Pirelli ha portato come effetto che le squadre potranno tenere due sessioni di test con le vetture 2013. La regola che proibiva questo tipo di prove durante la stagione e che aveva portato la Mercedes e la Pirelli in tribunale per averne effettuata una «segreta», è stata cancellata. La Federazione, anzi ha cambiato diversi articoli del codice sportivo e tecnico. I primi test si svolgeranno proprio a Silverstone dal 17 al 19, forse al 20. Sostituiranno quelli previsti per i giovani piloti. La Mercedes che era stata esclusa ha accettato di non partecipare. Le altre prove sul materiale 2014 potrebbero tenersi in novembre dopo il GP di Interlagos.



LA DECISIONE DI BERNIE

È stato, come sempre Ecclestone, è lui che comanda nel circus dei motori, a decidere. Anche perché spaventato da un possibile sciopero dei piloti o dall’ipotetico annullamento del GP di Germania domenica al Nurburgring. «Ho parlato con Todt - ha detto Bernie - Mi ha concesso, anzi chiesto, di organizzare due sessioni di 3 giorni ciascuna. Ha dato via libera. Potranno essere usate le monoposto attuali. Possono far girare quello che vogliono, con ci sono restrizioni». Un nullaosta che la Pirelli quasi implorava da quando è tornata a fornire tutte le squadre del Mondiale dal 2011. Ha dovuto comprarsi macchine vecchie, ingaggiare diversi piloti per fare prove che non avevano riscontri e significavano ben poco.



Intanto proseguono le indagini sulle rotture di domenica. Gary Anderson, ex progettista per diverse squadre e ora commentatore per la BBC è andato a esaminare i cordoli del circuito inglese che qualcuno ha indicato come responsabili dei cedimenti delle gomme. In effetti in quello situato nella curva 3, si vedono i segni di pneumatici che sono passati su uno scalino laterale di circa 4 cm. Alla curva Beketts, subito accanto al cordolo c’è un lastricato formato da una specie di sampietrini appuntiti. Ha detto che con le gomme a bassa pressione, qualche danno potrebbe essere stato provocato da piloti che si allargavano troppo per aumentare la velocità di uscita.

Ultimo aggiornamento: 21:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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