Giustizia e sport/ Quei fantasmi del passato che ritornano

Venerdì 13 Ottobre 2023 di Piero Mei

Coverciano non è soltanto un quartiere di Firenze: è un luogo del cuore.

Azzurro. E’ il Paradiso Terrestre del pallone. Lì si studia calcio, lì ci si allena, lì ci si raduna e si diventa arbitri e allenatori. Lì sono entrate ieri le forze dell’ordine per interrogare due giovani campioni che hanno appena rimesso piede in Italia, tornando dall’Inghilterra dove sono andati a fare le loro magie sull’erba nella Premier League. E tornano i fantasmi che ciclicamente accompagnano pallonetti e “tiraggir”, gol fatti e gol subiti, panchine scottanti e fischi a caso. Cambiano i ruoli, il terzino è adesso l’esterno basso, ci sono il braccetto, la difesa a tre, tre e mezzo, quattro o cinque, le donne hanno conquistato l’abito che una volta si chiamava “giacchetta nera” (lo smoking dell’arbitro), il tic.toc che divenne tikitaka ora può essere soltanto un tiktok, una clip da highlights, il Var che doveva dare certezze a volte spegne solo un’emozione e incendia i caminetti dei bar sport.

Cambiano i nomi: il Totonero, ora che il totocalcio e il 13 sono un lontano ricordo, è soltanto calcioscommesse, che se non è zuppa e pan bagnato. Era quarant’anni fa, tremò il mondo perché tremò il pallone: blitz allo stadio; la Pantera non era Nera, il famoso Eusebio re del gol e del Portogallo, era quella della Polizia. Processi e maxiprocessi, penali, civili e sportivi; pentito e no, retrocessi e no. Ci risiamo? Questo si è costretti a domandarsi, anche se tirare conclusioni è più difficile che tirare in porta per quei giovani campioni che adesso si trovano in mezzo alla bufera. Dopo il ragazzo Fagioli, la grande speranza della Juve, ecco che vengono cercati e interrogati altri ragazzi che sono già ben oltre la speranza: sono una certezza.

Sono Tonali e Zaniolo, che potrebbero essere (e nell’immaginario tifoso lo sono) i pilastri della Nazionale nuova, quella di Spalletti. I loro nomi li ha fatti Fabrizio Corona, che per primo disse di Fagioli. E’ persona “informata sui fatti”, su certi fatti sempre bene informata. Siamo solo agli inizi di un nuovo scandalo? Lo dirà il tempo. Garantisti sempre. Scommettevano e per loro sono giochi proibiti? L’altra volta truccavano anche il banco. Tutto è diverso: di uguale c’è solo quest’aria di scandalo. Al cancello di Coverciano ci aspettavamo che bussasse una nuova gloria calcistica, non le Forze dell’Ordine. Da quel cancello ci aspettavamo che uscisse la squadra vestita d’azzurro e di sogni e non Sandro e Nicolò, Tonali e Zaniolo, due ragazzi rimandati a casa per difenderli dal turbamento sì, ma anche dal sospetto che s’è annuvolato (di nuovo, di nuovo…) nel cielo azzurro. Dicono che in Italia ci siano 10 mila siti di scommesse illegali e un movimento di 18 miliardi di euro l’anno: neanche a Macao, la città che ne combina più di Las Vegas…
 


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